Ucraina attacca Belgorod in Russia, Mosca minaccia “conseguenze fatali”
Le truppe di Kiev hanno attaccato un'installazione di difesa anti-aerea nella città di Belgorod, in Russia, con missili americani. La reazione di Mosca non si è fatta attendere.
La tensione tra Ucraina e Russia fatica ad allentarsi e, anzi, il conflitto si espande. Le forze di Kiev hanno effettuato un primo attacco in territorio russo dopo il via libera concesso dall’amministrazione statunitense di Joe Biden. Gli ucraini hanno attaccato un sistema di difesa antiaerea nella regione di Belgorod, confine ad est dell’Ucraina.
La notizia dell’attacco è prima apparsa su fonti russe non ufficiali e, in un secondo momento, confermata dalla vice premier ucraina e ministro per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati Iryna Vereshchuck.
A seguito dell’attacco il Cremlino non ha fatto attendere la propria risposta. Il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov ha additato l’atteggiamento americano come irresponsabile, ventilando che potrebbe portare anche a conseguenze fatali.
L’Ucraina attacca Belgorod in Russia con missili americani
Dall’inizio del conflitto l’Ucraina attacca la Russia sul proprio territorio. In particolare le truppe di Kiev hanno lanciato missili contro un’installazione di difesa aerea nella città russa di Belgorod. Installazione equipaggiata on missili terra-aria S-300/400.
Inizialmente siffatta notizia non ha trovato conferma né dai canali ufficiali americani benché meno in quelli ucraini. A distanza di qualche ora, però, come si apprende da l’Unità, la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuck, che ha postato la foto sulla propria pagina Facebook:
La reazione del Cremlino all’attacco ucraino
La reazione russa non si è di fatto lasciata attendere. Infatti pur non ammettendo che l’attacco sia avvenuto con missili occidentali, tramite il vice ministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov, è giunto un monito agli Stati Uniti. L’esponente russo, infatti, ha tacciato il comportamento americano come irresponsabile e che potrebbe portare a ‘conseguenze fatali’.
“Hanno dato carta bianca a Kiev” ha detto il vice Ministro. “Per gli Stati Uniti ci sarà sicuramente un prezzo da pagare“.
Il ‘via libera’ dei Paesi Nato
E’ opportuno, però, sottolineare un aspetto: gli Stati Uniti hanno dato il loro via libera di utilizzo delle loro armi in territorio russo solo per quegli obiettivi da cui partono gli attacchi russi. Posizione diversa, invece, per altri paesi del blocco Nato: Francia, Canada, Svezia, Polonia (e altri paesi) hanno dato il ‘semaforo verde’ in toto.
Fonte: Corriere della Sera, l’Unità
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