Tuteliamo i nostri figli: depositato il ricorso alla Corte Europea
Tuteliamo i nostri figli: depositato il ricorso alla Corte Europea. “Il nuovo governo valuti il sistema scolastico come indotto di vite e non economico”
La settimana scorsa è stato emanato un comunicato sul sistema scolastico da parte del coordinamento “Tuteliamo i nostri figli“, in quanto aboliva la didattica in sede e approvava la DAD. A far eco sulla questione sono state le mamme che – alla luce dell’odierna situazione Coronavirus in Campania – hanno indotto i sindaci dei territori a prendere una decisione giusta e consona al contesto epidemiologico.
In data odierna, invece, è stato depositato il ricorso alla Corte Europea dei diritti umani. Il coordinamento “Tuteliamo i nostri figli” ha ritenuto necessario agire in questa direzione, scegliendo la collaborazione di Aivec (Associazione italiana vittime emergenza covid) nella persona dell’Avv. Enrico Cataldo e dell’Avv. Rocco Cantelmo.
Lia Gialanella – fondatrice del coordinamento che oggi conta circa 50000 iscritti sui gruppi social – ha spiegato che “il ricorso in corte europea è stato necessario per sollevare una questione analitica di più ampio raggio sul diritto alla vita e alla salute di tutto l’indotto scolastico. Banalizzare la questione sulle posizioni, ormai ampiamente inflazionate, dell’essere si dad o no dad, è diventato estremamente riduttivo ed eticamente insostenibile”.
Gialanella ha puntato i riflettori sul momento storico che stiamo vivendo, in quanto – da quel che si legge – “non ha precedenti giuridici e statistici fondati”.
La fondatrice, inoltre, ha asserito: “Questo bombardamento di ricorsi avversi le ordinanze regionali e sindacali è una mancanza di rispetto verso chi, nonostante la drammatica contingenza del momento, sta provando a governarci e a preservare la nostra salute ed in particolare quella dei nostri figli”.
La posizione del coordinamento “Tuteliamo i nostri figli” resta apolitica, ma vicina alle decisioni delle parti politiche votate dal popolo e operanti in qualità di responsabili della salute cittadina, auspicando che il nuovo governo valuti la questione scolastica come “indotto di vite e non solo economico, perché sarebbe un errore umanamente imperdonabile”.
LEGGI ANCHE QUESTO ARTICOLO: DRAGHI SULLA SCUOLA: “BISOGNA RECUPERARE LE ORE IN PRESENZA”
RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON OGNI NOTIZIA SU NAPOLI.ZON, CLICCA QUI
ARTICOLO PRECEDENTE
Terza ondata Coronavirus, nuove regioni potrebbero cambiare colore
ARTICOLO SUCCESSIVO
Lascia un commento