Truffe al CNR, smascherati i colpevoli: ipad e mazzette
Un grande di giro di soldi c’era dietro alle truffe ai danni del CNR: sei uomini sono stati arrestati; giravano tangenti nei marsupi
Ieri vi abbiamo parlato delle truffe ai danni del CNR di Napoli: cerchiamo di spiegare meglio, oggi, tutta l’operazione.
Il CNR è il sogno che cercano di realizzare gran parte degli studenti di materie scientifiche, soprattutto gli studenti di biologia. Ebbene, nella giornata di ieri sono stati confermati ben 6 arresti per dirigenti del CNR e altri professionisti.
Massimiliano Di Bitetto, secondo quanto riportato da Il Mattino, è finito ai domiciliari, insieme ad altri due dirigenti degli istituti finanziati dallo stato, ovvero Salvatore Mazzola ed Ennio Marsella.
L’accusa, che è rivolta anche ad altri 3 imprenditori, è stata quella di aver eseguito consulenze fittizie, di aver fabbricato fatture fittizie e aver promosso progetti di ricerca poi mai eseguiti o terminati.
I proventi dell’organizzazione sono di oltre due milioni di euro; inoltre comprendono anche diverse attrezzature gonfiabili per le ludoteche, forniture di smartphone e ipad di ultima generazione e marsupi del Napoli che a prima vista potevano sembrare innocui: in realtà contenevano mazzette e passavano di mano in mano per un grande giro di soldi.
A condurre le indagine il pm Ida Frongillo che ha smascherato il giro di affari che ha coinvolto anche l’Iamc, l’Istituto per le scienze marine.
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