Truffa, finto avvocato sottrae 78mila euro a una 26enne
Per rendere credibile la truffa avrebbero prodotto anche falsi atti giudiziari provenienti dal ministero e dal tribunale.
La Procura di Firenze ha richiesto il rinvio a giudizio per un 28enne e un 35enne, entrambi campani, che insieme hanno messo in atto una truffa – quella del finto avvocato – con cui hanno sottratto 78mila euro a una 26enne fiorentina. Il primo avrebbe creato un falso profilo social tramite cui si fingeva un avvocato fiorentino.
Il presunto truffatore, inoltre, avrebbe creato anche una serie di finti atti giudiziari provenienti dal ministero e dal tribunale per rendere la truffa più credibile.
Truffa del finto avvocato: il modus operandi
Stando a quello che si apprende dai colleghi de Il Meridiano News, la truffa del finto avvocato si svolgeva in questo modo; utilizzavano una chat online chiamata “Meet & Chat” per adescare la vittima. La fase successiva dell’inganno prevedeva che il 28enne, tramite un profilo falso, avvicinava la vittima guadagnandosi prima la fiducia e poi facendola innamorare. Successivamente, la convinceva di voler instaurare una relazione stabile e durata e, al contempo, le chiedeva denaro.
Stando a quello che si legge, il presunto truffatore sarebbe riuscito a farsi mandare dalla vittima un totale di 78mila euro tra gennaio e dicembre 2021. Le somme venivano inviate tramite della Carta prepagate, dapprima come regali e poi in nome dell’affetto verso il falso avvocato.
Poi, il truffatore si sarebbe spinto anche oltre; avrebbe minacciato la donna anche di guai giudiziari tramite minacce di arresto e perquisizioni. L’accusa sostiene che il presunto truffatore si sarebbe avvalso anche della conoscenza con un magistrato e avrebbe utilizzato minacce telefoniche da un finto maresciallo dei Carabinieri e un militare della guardia di finanza.
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