Transizione ecologica: il nuovo ministero è ufficiale?

La proposta del M5S sulla creazione del ministero per la Transizione ecologica sembra essere stata accettata da Mario Draghi

Mercoledì la presidente del WWF Donatella Bianchi, dopo il confronto con il presidente incaricato Mario Draghi ha affermato che nel nuovo governo ci sarà il ministero per la Transizione ecologica. (Qui il video di La7).

Il Movimento 5 Stelle aveva richiesto la formazione di questo ministero per accettare di entrare a far parte del nuovo governo. Tuttavia, non ci sono ancora conferme ufficiali. Mario Draghi non ha né confermato né smentito la proposta. L’ipotesi principale è che il nuovo ministero avrà responsabilità importanti per quanto riguarda la gestione del Recovery Fund.

Gli antecedenti

Rossella Muroni, deputata di Liberi e Uguali aveva proposto la creazione del ministero per la Transizione Ecologica già qualche giorno fa. Anche il movimento Friday For Future, ambientalista, aveva scritto una lettera a Mario Draghi sottolineando la necessità del nuovo governo di porre al centro la questione ambientale. Beppe Grillo aveva avanzato la proposta quasi come condizione per la partecipazione del M5S al governo.

Quali compiti avrebbe?

La transizione ecologica è un concetto centrale per gli ambientalisti. Significa favorire la trasformazione degli attuali sistemi produttivi in chiave più sostenibile, in modo che abbiano un impatto sull’ambiente meno dannoso. La transizione abbraccerebbe la produzione di energia, la produzione industriale e anche lo stile di vita di ciascuno.

Il ministero esiste già in 3 Paesi europei: in Francia, dove è il ministero responsabili delle politiche ambientali; in Spagna, dove si occupa delle leggi per fronteggiare il cambiamento climatico e in Svizzera, dove riunisce ambiente, trasporti, energia e comunicazioni.

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