Tragedia in famiglia, accoltella la moglie e poi si suicida: voleva decapitarla

Ancora un caso di femminicidio in Italia: l’uomo ha ucciso la moglie con diverse coltellate al collo e alla testa. Poi si è ucciso: si indaga sulla tragedia

TRAGEDIA – Erano giorni che litigavano e ormai i vicini non ci facevano neanche più caso, tanto che sembrava che fossero sempre a discutere, anche se davanti a loro c’erano le due figli minori.

Mourad Chouaye non ha mai rispettato l’ordinanza che gli vietata di avvicinarsi alle figlie e alla moglie, dopo la denuncia per maltrattamenti ricevuta lo scorso febbraio e per la quale andò anche in carcere.

L’uomo, lavoratore sì ma geloso e intollerante, allora cerca di farsi giustizia da solo contro la moglie, Simona, che – trovandosi da sola – non aveva mai confidato a nessuno quei maltrattamenti. Anzi, la donna, ha anche cercato di fargli revocare la misura restrittiva quando Mourad finì in carcere proprio per paura di conseguenze su di lei e le bambine.

Una storia assurda. Un altro efferato femminicidio. L’uomo doveva uscire di galera il 10 gennaio 2021 ma la sua scarcerazione era avvenuta già il 26 novembre scorso. E, nonostante si trovasse in un regime di detenzione domiciliare, continuava a far visite alla ‘famiglia’ in via Sant’Egidio numero 5.

Nelle ultime ore un’altra aggressione, quella mortale. Non si è ancora a conoscenza con quante coltellate abbia ucciso sua moglie, Simona Porceddu. Questo lo stabilirà l’autopsia che si terrà il giorno 15 all’obitorio di Pesaro, spiegano i colleghi de Il resto del Carlino. Quello che si sa con certezza è che l’uomo voleva decapitarla.

La donna sembrerebbe non aver neanche reagito all’aggressione e sembra non ci siano altri segni di violenza. L’assassino si è accanito sul capo e  sul collo della vittima. Dopodichè si è suicidato.

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