Morte Aurora Savino: emergono dettagli inquietanti. Si tratta di omicidio

Il drammatico caso della morte di Aurora Savino, una neonata di appena 45 giorni, continua a destare forte commozione a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. Durante l’ultima udienza del processo a carico dei genitori della piccola- Emanuele Savino e Anna Gammella sono accusati di omicidio, con conseguente perdita della custodia degli altri due figli.

Processo per omicidio della piccola Aurora Savino: le indagini sulla morte

Il caso è al centro dell’attenzione della Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere, che sta approfondendo le circostanze della tragica morte. Le testimonianze raccolte durante il dibattimento stanno contribuendo a delineare un quadro sempre più allarmante. Il comandante della Stazione dei Carabinieri, Luisiano D’ambrosio, ha infatti raccontato di aver trovato un clima ostile all’arrivo nell’abitazione della famiglia. Entrambi i genitori cercavano di ostacolare l’intervento delle forze dell’ordine. La scena che si è presentata agli occhi dei carabinieri è stata sconvolgente: la bambina era nella culla, con gli occhi socchiusi e visibili lividi sul viso, segni compatibili con una morte violenta.

Morte Aurora Savino: le parole del nonno

Durante l’udienza ha testimoniato anche il nonno paterno della piccola, sostenendo che la nipotina fosse deceduta per cause naturali, in seguito a un improvviso malore. L’uomo ha riferito di aver tentato di rianimarla personalmente e di aver avvisato i servizi funebri, arrivati sul posto poco prima dei carabinieri.

Alla vista delle immagini del corpo della bambina, che evidenziavano chiari segni di percosse, il nonno ha dichiarato che le foto fossero state alterate, negando la compatibilità con quanto realmente accaduto secondo lui.

Autopsia e scoperte choc: Aurora sarebbe stata picchiata

In un primo momento, i genitori avevano parlato di un incidente avvenuto durante il bagnetto. Tuttavia, l’inchiesta ha smontato questa versione: dalle analisi medico-legali e dai messaggi intercorsi tra i genitori nei giorni successivi, è emersa una verità ben più tragica. Aurora sarebbe stata colpita ripetutamente dal padre, riportando fratture multiple al cranio e al volto, oltre a un grave ematoma.

Le indagini hanno inoltre evidenziato che, nei suoi brevissimi 45 giorni di vita, la bambina non era mai stata portata a visita da un medico, elemento che aggrava ulteriormente il quadro accusatorio.

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