Tolkien nasceva oggi, un professore dell’Orientale racconta le sue opere
Tolkien nasceva oggi nel lontano 1892, i suoi romanzi sono spiegati da un noto docente dell’Università l’Orientale di Napoli
John Ronald Reuel Tolkien nasceva oggi nel lontano 1892 a Bloemfontein, una cittadina del Sud Africa britannico.
Nonostante l’idea di essere per sempre ricordato come professore universitario, il suo nome è entrato nella cultura popolare grazie ai suo romanzi fantasy come Il Signore degli Anelli ma anche Lo Hobbit e il Silmarillion. Queste sue opere si ambientano nella “Terra di Mezzo“, un mondo immaginario dove gli umani convivono con altre creature fantastiche (elfi, nani, orchi, troll e hobbit).
Come riporta l’enciclopedia Treccani, la nascita di questi famosi romanzi fantasy parte da una delle più grandi passioni di Tolkien: l’epica germanica.
La saga di Beowulf, i canti di Ossian, l’Anello del Nibelungo nonchè i miti nordici, questa produzione letteraria offrì uno spunto allo scrittore per costruire il suo mondo immaginario.
Tolkien e la critica politica nel Signore degli Anelli
Nonostante il mondo di Arda ricordi l’Europa medievale, in realtà Tolkien affronta argomenti connessi all’attualità novecentesca.
Stefano Giuliano, professore di “storia delle religioni” all’Università l’Orientale di Napoli, parla di questa interpretazione del noto scrittore nel saggio “Le radici non si gelano”.
[…]. Sauron è stato interpretato come una raffigurazione di Hitler o di Stalin, Saruman ha fatto pensare a Mussolini, l’Anello[…] è sembrato un’immagine del potere atomico […]. Certamente c’è una critica del potere tirannico, ed è evidente, ma non può essere ricondotta a specifici casi storici. Un’operazione di questo tipo, impoverisce, immotivatamente, la stessa originalità dell’ispirazione tolkieniana.
Lo stesso libro presenterebbe due concezioni del potere diverse, da un lato Sauron (il signore del male) e dall’altra Aragorn (capo degli umani).
Il primo è la rappresentazione del “potere distopico che si fonda sulla sopraffazione e la violenza”, il secondo su un “potere benefico basato sull’armonia e sul diritto”. Infatti lo stesso Tolkien era fedele alla corona dichiarandosi “monarchico non costituzionale”.
La filosofia neo-platonica nel Signore degli Anelli
Secondo altre interpretazione, all’interno del Signore degli Anelli è possibile individuare una “matrice neoplatonica” sullo studio del Male. Il Neoplatonismo è la corrente filosofica che riprende le tesi di Platone, ebbe molto successo nell’Europa Cristiana grazie al pensiero di Sant’Agostino.
Il Male neoplatonico è una mancanza del bene che porta alla corruzione fisica. E’ il caso degli orchi descritti come “elfi degenerati” oppure altri esseri mostruosi come il Gollum e il ragno Shelob.
Per Tolkien, [….], il male non è un principio a se stante, equiparabile al bene, ma si delinea solo come assenza, imperfezione, difetto. Si mostra del tutto infondata […] la classica accusa rivolta a Tolkien di aver scritto un libro d’ispirazione dualistica […], strutturato intorno a una radicale dicotomia tra bene e male. […] particolare evidenza ha il valore della compassione (sentimento del tutto assente nei contesti pagani germanico e celtico). Pietà e compassione finanche per i propri nemici provano, infatti, le figure più elevate del libro come Gandalf e Frodo. […]
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