12 Novembre 2020

TicketOne e i rimborsi per i concerti cancellati: bufera sul web

TicketOne e i rimborsi per i concerti cancellati: è bufera sul web. Tantissimi utenti si lamentano per il mancato risarcimento della società

A pagare le amare conseguenze generate dall’emergenza sanitaria è anche il settore della musica e dello spettacolo.

Probabilmente, queste categorie risultano essere quelle più afflitte e di loro poco se ne parla.

Il virus ha messo letteralmente in ginocchio il mondo della musica, difatti numerosi concerti – in Italia – sono stati annullati.

L’ottimismo aveva indotto gli appassionati di musica (e non solo) ad acquistare biglietti, dato che – secondo le norme del Governo italiano – era possibile farlo perché il virus si era per un momento ‘attenuato’ e il numero dei contagi era sempre in costante calo.

Dunque, andiamo al nesso: per quanto concerne i concerti annullati per Covid come funziona?

La società italiana TicketOne ha garantito il rimborso monetario o voucher dopo circa un mese dalla data dell’evento, attraverso la propria piattaforma multicanale.

Ma, ad oggi, tantissimi utenti sono delusi per il caos concepito dalla gettonata società operante nel settore di ticketing, marketing ed eventi riguardanti spettacolo, sport e cultura.

Sulla pagina TicketOne di Facebook è evidente che il problema tocca più persone.

Ecco quanto dichiarato da un utente indignato sul gruppo “Rimborsi Monetari TicketOne“:

Salve, ho creato questo gruppo per trovare delle persone come me, potenzialmente frodate da TicketOne causa mancato rimborso dei biglietti di eventi annullati! Direi che sia giunto il momento di farci sentire, e l’unico modo per farlo diventa essere tantissimi!!! Sono disposto anche a contattare Striscia la notizia o chi di dovere!!!

Trovo vergognoso che un colosso come TicketOne stia facendo penare un migliaio di persone per un misero rimborso monetario!!! E la cosa ancora più vergognosa e’ che non veng dato quantomeno uno straccio di aggiornamento, un misero post per scusare il clamoroso ritardo, che per alcuni si protrae da Maggio, quando si parla di un tempo massimo di evasione della pratica di 30 giorni (che sono ampiamente scaduti, quindi ho come la sensazione che questi siano soldi persi).

Voglio riunire in questo gruppo tutte queste persone per poi farci sentire, ed eventualmente procedere ad una denuncia collettiva ai signori!”, conclude

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