16 Febbraio 2016

Terra dei fuochi, Rai Uno ricorda il luogo che ammala

Terra dei fuochi

Terra dei fuochi, un luogo in cui ogni cosa viene distrutta dallo sversamento dei rifiuti nel suolo. Terreni sempre più malati e tumori che aumentano.

[ads1] Ad oggi ormai la “La terra dei fuochi” è conosciuta un po’ ovunque, al punto da creare una miniserie su “Rai Uno “, iniziata ieri e che si conclude stasera, cui protagonista è Beppe Fiorello. Questo attore, interpreta il ruolo di Roberto Mancini, un poliziotto che ha avuto il coraggio per la prima volta, di denunciare quanto stava accadendo nelle nostre terre, al fine di salvare le persone da malattie e tumori che stavano avanzando sempre di più a costo della sua stessa vita.  Roberto Mancini, cui nome non è mai stato famoso se non dopo la sua morte, aveva scoperto l’illegale sversamento dei rifiuti nelle zone campane nel 1994 , solo che le istituzioni fecero finta di non vedere quanto scoperto, lasciandolo da solo di fronte a questo grande nemico.

L’inquinamento delle zone campane, che oggi prende nome appunto della “Terra dei fuochi ” è iniziato a partire dal 1970, con lo sversamento dei rifiuti industriali, tossici e nucleari. 

In particolare, nelle zone di Succivo, Aversa, Caivano,Acerra e Giugliano in Campania, si sono verificati roghi di rifiuti industriali, responsabili di un alto tasso di tumori che hanno colpito soprattutto giovani donne, al seno e alla tiroide, e bambini. Nel 2011, secondo un rapporto dell’ARPA della Campania, un’area di 3 milioni di metri quadri, compresa tra i Regi Lagni, Lo Uttaro, Masseria del Pozzo-Schiavi ed il quartiere di Pianura della città di Napoli, risulterebbe molto compromessa per l’elevata e massiccia presenza di rifiuti tossici.

Nel 2015 nel comune di Calvi Risorta il Corpo forestale dello Stato, ha scoperto un’area di sversamento dei rifiuti clandestina, ritenuta la più grande ​discarica sotterranea d’Europa di rifiuti tossici. Si ritiene sia opera della camorra, stesso sistema di sigillamento degli strati della discarica, simile a quello utilizzato dal clan dei casale.

L’inquinamento da diossina dei terreni è estremamente pericoloso in quanto introduce sostanze tossiche nella catena alimentare degli animali da allevamento e può raggiungere anche l’uomo. Nel 26 marzo 2008 furono riscontrate presenze di diossina nel latte di bufala provenienti da allevamenti del casertano, attribuite all’inquinamento ambientale. A seguito di questi riscontri, che comunque riguardavano in maniera limitata gli allevamenti impiegati per produrre la mozzarella di bufala campana, alcuni paesi, tra cui Corea del Sud e Giappone, bloccarono temporaneamente l’importazione di tale prodotto. A seguito della notizia, la vendita di prodotti caseari della Campania è diminuita significativamente, non solo in Italia, ma anche all’estero.

Inoltre attraverso uno studio si è riscontrato che in Campania, ma anche nel resto del meridione, si vive 4 anni in meno rispetto al nord negli ultimi 15 anni. Roberto Mancini, aveva scoperto tutto questo e voleva giustizia e garantire alla persone una vita sana, soprattutto ai bambini. Ma finì dopo sei anni dalle sue ricerche sul posto, di ammalarsi di tumore, per poi spegnersi nel 2014. 

E’ importante dire che la “Terra dei fuochi” ormai non riguarda più solo ed esclusivamente le nostre zone campane, ma un po’ tutta la penisola. Insomma pur di arricchirsi si è capace di inquinare delle intere distese di terra, dove crescono bambini, donne, uomini. Ed ora di agire e di garantire una vita sana a tutti, perché è un nostro diritto.

[ads2]