2 Maggio 2023

Teatro San Ferdinando: una prima nazionale con la regia di Mario Martone

"Le sue prose come il suo teatro esplorano coraggiosamente sentieri espressivi che oggi vengono praticati dagli autori e autrici più interessanti, credo che Fabrizia Ramondino sia stata una precorritrice.” (Mario Martone)

Teatro San Ferdinando: una prima nazionale con la regia di Mario Martone

Teatro San Ferdinando: una prima nazionale con la regia di Mario Martone.

Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo” è il titolo dello spettacolo che debutterà venerdì 5 maggio 2023 alle ore 21 al Teatro San Ferdinando.

Tratto dal testo inedito di Fabrizia Ramondino, con la regia e scene di Mario Martone con la collaborazione di Ippolita di Majo,con Lino MusellaIaia ForteTania Garribba, Totò Onnis,India Santella, Matteo De Luca con i contributi di Ernesto Tatafiore (strumenti musicali),Pasquale Scialò (sinfonia degli attacchi), Anna Redi (tango), costumi di Ortensia De Francesco, luci di Cesare Accetta, foto di scena di Mario Spada, produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

“Un uomo, un compositore, dal chiuso della sua stanza, si rivolge al mondo esterno. Nel flusso di questo monologare sbalzano fuori le figure cardine del suo mondo interiore: gli affetti più cari e gli strumenti musicali. Un teatro della mente scolpito da versi che colpiscono al cuore.”

Lo spettacolo sarà in scena fino al 14 maggio 2023. La durata: 70 minuti (atto unico).

Teatro San Ferdinando: una prima nazionale con la regia di Mario Martone

“Fabrizia Ramondino cominciò a frequentare assiduamente il teatro dopo l’esperienza della sceneggiatura di Morte di un matematico napoletano che scrivemmo insieme. Si divertiva moltissimo col mondo dei registi, degli attori, dei nuovi autori che veniva a scoprire. Folgorante fu l’incontro con i testi di Thomas Bernhard, che la spinsero a tuffarsi nella scrittura teatrale. Non per un processo imitativo ma perché vedeva come quella forma drammaturgica poteva corrispondere al suo bisogno di espressione autobiografica diretta, radicale, anche violenta nel caso, e al tempo stesso consentire l’elaborazione di una lingua immaginifica, colta e complessa, così come le si addiceva.
A distanza di trent’anni dalla messa in scena di Terremoto con madre e figlia sono felice di portare all’attenzione degli spettatori un altro suo testo, Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo, che spero contribuisca a mettere in luce Fabrizia Ramondino come autrice della nostra contemporaneità. Le sue prose come il suo teatro esplorano coraggiosamente sentieri espressivi che oggi vengono praticati dagli autori e autrici più interessanti, credo che Fabrizia sia stata una precorritrice.”
Note di Mario Martone

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