Tampone positivo per un bimbo morto da più di un anno
Esito di tampone positivo per un bambino morto un anno e mezzo fa, quando ancora non si parlava di pandemia. Sconcertato il padre
PRATO – Caos tamponi: notizia sconcertante per un padre che riceve l’esito di un tampone effettuato al figlio morto più di un anno e mezzo fa, quando il virus era ancora sconosciuto.
Questa storia del tutto anomala viene raccolta da Notizie.it e subito poi diffusa dalla stampa.
Il papà del bambino Lorenzo Vieri, geometra 33enne di Prato, racconta che il figlio, nato nel Febbraio del 2019, è morto nel marzo del 2020 a poco più di un anno per una grave malformazione congenita al cranio.
Il bambino non è stato mai sottoposto ad alcun tampone assicura il padre, dato che all’epoca non si parlava ancora di pandemia.
Nonostante questo il 9 Ottobre del 2020 l’Asl Toscana Centro comunica ai genitori del piccolo, che loro figlio è risultato positivo al Covid -19. Non si è trattato nemmeno di una caso di omonimia perchè i dati coincidevano perfettamente con quelli del bimbo morto.
Intestatario del referto è il reparto di patologia clinica dell’ospedale di Prato diretto dal Prof. Ismaele Fusco.
“Ma io non conosco il dottor Fusco e non sono mai andato all’ospedale di Prato – spiega il padre del bimbo – Non capisco come abbiano fatto a redigere un referto tanto sconcertante. Ma, se vogliamo, la cosa ancor più agghiacciante – aggiunge – è che nel documento si dice che il referto originale è conservato presso il laboratorio di biologia molecolare dell’ospedale di Prato. Sarei curioso di sapere che cosa c’è scritto. Io non ho ancora chiamato l’Asl per chiedere spiegazioni ma ho già contattato il mio avvocato e mi riservo azioni legali nei loro confronti”.
“Io dico solo una cosa – continua Lorenzo Vieri -, se questo è il modo in cui il Ministero riferisce ogni giorno i numeri sui tamponi eseguiti, siamo messi bene. Che attendibilità possono avere quei numeri se dentro hanno inserito anche quello di mio figlio morto 18 mesi fa? Immagino, inoltre, che lo Stato abbia pagato per quell’esame, per cui mi viene pure da pensare che qualcuno lucri sui tamponi falsi come questo”.
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