18 Marzo 2025

Suicidio Andrea Prospero, arrestato un 18enne: indagini su sim e pc

Proseguono le indagini che mirano a ricostruire la rete di contatti del 19enne, suicidatosi lo scorso gennaio a Perugia

repertorio

Violenza familiare Maddaloni suicidio andrea prospero

Suicidio Andrea Prospero, arrestato un 18enne dopo la scoperta di una chat Telegram, in cui quest’ultimo avrebbe incoraggiato la vittima a togliersi la vittima.

Il 18enne si trova al momento agli arresti domiciliari con l’accusa di istigazione al suicidio: ecco cosa è accaduto.

Suicidio Andrea Prospero, indagini su sim e pc: i fatti

Si stanno focalizzando sull’attenta analisi di sim e pc, le indagini sulla morte di Andrea Prospero, 19enne suicidatosi a Perugia lo scorso gennaio. Il ragazzo, studente di informatica, si sarebbe tolto la vita il 24 gennaio: il suo corpo è stato trovato il 29, cinque giorni dopo, in una stanza presa in affitto.

La causa del decesso sarebbe l’assunzione di un mix letali di farmaci, ossicodone e benzodiazepine. Secondo quanto emerso finora, a spingere il giovane all’estremo gesto sarebbe però stato un altro ragazzo, un 18enne ora tratto in arresto con l’accusa di istigazione al suicidio.

I due ragazzi avrebbero infatti comunicato via Telegram: gli inquirenti hanno ricostruito le chat in cui Prospero avrebbe inviato al coetaneo le foto dei farmaci acquistati. “Mangia tutte le pasticche, se vuoi ammazzarti ammazzati e zitto“: questi alcuni dei messaggi di risposta del 18enne, con cui la vittima sarebbe stato in contatto da diversi anni. Più volte, infatti, aveva confidato al coetaneo il proprio malessere.

Non aveva però ricevuto aiuto, anzi. Secondo quanto sostenuto dal gip, il 18enne non avrebbe avuto remore nel rafforzare il proposito di Prospero, inducendo in lui il convincimento necessario. Ora gli inquirenti stanno arduamente lavorando sulle sim e il pc, in modo da ricostruire la rete contatti del 19enne. Seguiranno quindi aggiornamenti sulle indagini rispetto al terribile accaduto.

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