Stupro Caivano, le due ragazzine allontanate dai genitori: “Grave incuria”

Stupro Caivano – E’ emersa questa mattina la notizia di un’ennesima violenza, un altro stupro (dopo quello di Palermo) avvenuto, stavolta, nel napoletano. Due cugine, ragazzine di appena 13 anni, si trovavano a Caivano, nella zona del Parco Verde, quando un gruppo di ragazzi le ha condotte in un capannone e le ha violentate.

La notizia, trapelata solo oggi, risale ad un fatto avvenuto a luglio. Le indagini sono iniziate ad agosto, quando i familiari delle vittime hanno presentato formale denuncia ai Carabinieri. Due ospedali della zona hanno confermato la violenza attraverso le visite effettuate alle due ragazzine.

Il gruppo, che ha condotto le due cugine al capannone per poi stuprarle, è composto principalmente da minorenni, coetanei delle ragazze.

Le autorità hanno individuato e fermato un solo maggiorenne all’interno del gruppo che ha partecipato allo stupro, un ragazzo di 19 anni.

Stupro Caivano, secondo il pm c’è stata “grave incuria dei genitori”

Le due ragazzine, ora, sono state allontanate dalle rispettive famiglie. A deciderlo sono stati i servizi sociali e i magistrati che stanno ancora indagando sulla vicenda.

I colleghi de Il Messaggero riportano la decisione di allontanare una delle bambine violentate: «La minore era ed è esposta, nell’ambiente familiare, a grave pregiudizio e pericolo per l’incolumità psicofisica». Una misura simile, pare, sia stata adottata anche per l’altra ragazza.

Ecco quanto si legge nell’atto della procura:

«Invero emerge dagli atti che la minore è stata vittima di gravi abusi sessuali da parte di un gruppo di coetanei e che lo stile di vita della minore, che ha “favorito” la perpetrazione del reato ai suoi danni, è senz’altro frutto della grave incuria dei genitori che con ogni evidenza hanno omesso di esercitare sulla figlia il necessario controllo, così esponendola a pericolo per la propria incolumità».

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