Strage Pizza Fontana: le parole di Mattarella nel giorno dell’anniversario
Il presidente ricorda l'attacco terroristico del '69 a Milano e la sua matrice neofascista
Strage Piazza Fontana, nel giorno dell’anniversario del terribile attacco terroristico parla il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il presidente ricorda infatti l’attacco terroristico a Milano, “espressione del tentativo eversivo di destabilizzare la nostra democrazia“: ecco le sue parole.
Strage Piazza Fontana: il 12 dicembre 1969 l’attacco terroristico a Milano
Il 12 dicembre 1969, i terroristi colpivano la Banca Nazionale dell’Agricoltura, a Piazza Fontana, Milano. Ben 55 anni sono passati dal tragico evento che provocò 17 morti e segnò senza dubbio una spaccatura nella storia italiana.
Lo ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definendolo “una ferita nella vita e nella coscienza della nostra comunità, uno squarcio nella storia nazionale“. Ha continuato il presidente: “Il 12 dicembre 1969 fu una giornata in cui i terroristi intendevano produrre una rottura nella società italiana, con ordigni fatti esplodere anche a Roma, generando caos e generalizzazione della violenza.“
“La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime e sente il dovere della memoria. Il popolo italiano superò una prova terribile. Fu anzitutto l’unità in difesa dei valori costituzionali a sconfiggere gli eversori e a consentire la ripresa del cammino di crescita civile e sociale. Milano fu baluardo e tutto il Paese seppe unirsi” ha ricordato il presidente.
Nelle sue parole, anche una riflessione su ciò che tale terribile evento ci insegna oggi e sulla matrice neofascista dell’attacco. Soprattutto, fondamentale secondo il presidente, l’impegno da parte dei cittadini nella richiesta della verità.
“L’impronta neofascista della strage del ’69 è emersa con evidenza nel percorso giudiziario, anche se deviazioni e colpevoli ritardi hanno impedito che i responsabili venissero chiamati a rispondere dei loro misfatti. La pressante domanda di verità da parte dei cittadini ha sostenuto l’impegno e la dedizione di uomini delle Istituzioni […]. Verità e democrazia hanno un legame etico inscindibile. Aver ricostruito la propria storia, anche laddove essa è più dolorosa, è stata condizione per trasmettere il testimone alle generazioni più giovani“.
Potrebbe interessarti anche: Sciopero generale 13 dicembre: cosa aspettarsi domani a Napoli
Se vuoi sostenere il progetto editoriale Napoli ZON ti invitiamo a seguire anche la pagina Facebook.
ARTICOLO PRECEDENTE
Sacro Suono: Enzo Avitabile coinvolge grandi artisti italiani e internazionali
ARTICOLO SUCCESSIVO
Pescivendola più bella d’Italia: bloccato profilo TikTok per maltrattementi