12 Dicembre 2024

Strage Pizza Fontana: le parole di Mattarella nel giorno dell’anniversario

Il presidente ricorda l'attacco terroristico del '69 a Milano e la sua matrice neofascista

Immagine di repertorio

strage piazza fontana

Strage Piazza Fontana, nel giorno dell’anniversario del terribile attacco terroristico parla il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il presidente ricorda infatti l’attacco terroristico a Milano, “espressione del tentativo eversivo di destabilizzare la nostra democrazia“: ecco le sue parole.

Strage Piazza Fontana: il 12 dicembre 1969 l’attacco terroristico a Milano

Il 12 dicembre 1969, i terroristi colpivano la Banca Nazionale dell’Agricoltura, a Piazza Fontana, Milano. Ben 55 anni sono passati dal tragico evento che provocò 17 morti e segnò senza dubbio una spaccatura nella storia italiana.

Lo ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definendolo “una ferita nella vita e nella coscienza della nostra comunità, uno squarcio nella storia nazionale“. Ha continuato il presidente: “Il 12 dicembre 1969 fu una giornata in cui i terroristi intendevano produrre una rottura nella società italiana, con ordigni fatti esplodere anche a Roma, generando caos e generalizzazione della violenza.

La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime e sente il dovere della memoria. Il popolo italiano superò una prova terribile. Fu anzitutto l’unità in difesa dei valori costituzionali a sconfiggere gli eversori e a consentire la ripresa del cammino di crescita civile e sociale. Milano fu baluardo e tutto il Paese seppe unirsi” ha ricordato il presidente.

Nelle sue parole, anche una riflessione su ciò che tale terribile evento ci insegna oggi e sulla matrice neofascista dell’attacco. Soprattutto, fondamentale secondo il presidente, l’impegno da parte dei cittadini nella richiesta della verità.

L’impronta neofascista della strage del ’69 è emersa con evidenza nel percorso giudiziario, anche se deviazioni e colpevoli ritardi hanno impedito che i responsabili venissero chiamati a rispondere dei loro misfatti. La pressante domanda di verità da parte dei cittadini ha sostenuto l’impegno e la dedizione di uomini delle Istituzioni […]. Verità e democrazia hanno un legame etico inscindibile. Aver ricostruito la propria storia, anche laddove essa è più dolorosa, è stata condizione per trasmettere il testimone alle generazioni più giovani.

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