Strage di Ustica Amato: fu un missile francese a colpire

Strage di Ustica Amato – Le parole dell’ex Presidente del Consiglio Giugliano Amato, riaprono l’attenzione su una delle ferite più grandi della storia recente del nostro paese.

Parliamo della strage di Ustica, la strage dell’DC9 diretto a Palermo e disintegrato in volo nella sera del 27 giugno 1980 e nella quale morirono 81 uomini, donne e bambini tra passeggeri ed equipaggio.

Strage di Ustica Amato, le parole dell’ex Presidente del Consiglio:

Le parole dell’ec Presidente del Consiglio Giugliano Amato durante un intervista a Repubblica, riapre il caso dopo oltre 40 anni:

“Era scattato un piano per colpire l’aereo sul quale volava Gheddafi – racconta – ma il leader libico sfuggì alla trappola perché avvertito da Craxi. Adesso l’Eliseo può lavare l’onta che pesa su Parigi”.

“Dopo quarant’anni le vittime innocenti di Ustica non hanno avuto giustizia. Perché continuare a nascondere la verità? È arrivato il momento di gettare luce su un terribile segreto di Stato. Potrebbe farlo Macron. E potrebbe farlo la Nato. Chi sa ora parli: avrebbe grandi meriti verso le famiglie delle vittime e verso la Storia”, afferma Amato nell’intervista, sottolineando che “la versione più credibile è quella della responsabilità dell’aeronautica francese, con la complicità degli americani. Si voleva fare la pelle a Gheddafi, in volo su un Mig della sua aviazione. Il piano prevedeva di simulare una esercitazione della Nato, una messa in scena che avrebbe permesso di spacciare l’attentato come incidente involontario”.

Dalla Francia arriva un secco no comment che però stride con le dichiarazioni di Amato che non potranno restare sospese nel vuoto anche perchè i familiari delle vittime non hanno mai smesso di sperare nella giustizia.

Sulla “pista Gheddafi” si era lanciato e aveva scommesso anche il collega Andre Purgatori nel 2021: purtroppo Purgatori, scomparso lo scorso luglio, non potrà aggiornare le sue memorabili inchieste.

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