21 Ottobre 2025

Strage di Paupisi: Salvatore Ocone resta in silenzio davanti al giudice

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Strage di Paupisi

È ancora chiuso nel silenzio Salvatore Ocone, il 58enne accusato della strage di Paupisi, avvenuta il 30 settembre scorso nel Beneventano.

L’uomo è ritenuto responsabile dell’uccisione della moglie Elisa Polcini, 49 anni, e del figlio Cosimo, 15 anni, oltre che del tentato omicidio della figlia Antonia, 17 anni, tuttora ricoverata all’ospedale Neuromed di Pozzilli.

Davanti al gip del Tribunale di Benevento, Ocone si è avvalso della facoltà di non rispondere, mantenendo un atteggiamento definito “completamente avulso dalla realtà”.

L’interrogatorio e la nuova custodia cautelare

Trasferito dal carcere di Campobasso a quello di Benevento, Ocone non è più in isolamento ma condivide la cella con un altro detenuto. Durante l’interrogatorio di garanzia, alla presenza del suo legale Giovanni Santoro e del pubblico ministero Chiara Marcaccio, ha scelto di non rispondere alle domande del giudice. Il gip Roberto Nuzzo ha confermato la custodia cautelare in carcere, a seguito del passaggio di competenze tra le procure di Campobasso e Benevento.

Strage di Paupisi: le indagini e la possibile perizia psichiatrica

Il difensore di Ocone ha annunciato l’intenzione di chiedere una perizia psichiatrica, per valutare se al momento del delitto il 58enne fosse in grado di intendere e di volere. Secondo l’avvocato Santoro, l’uomo appare tuttora disorientato e incapace di percepire la gravità delle sue azioni.

Durante il primo interrogatorio del 30 settembre, Ocone aveva confessato di aver colpito la moglie e i figli con una grossa pietra, prima di fuggire in Molise, dove è stato fermato dai carabinieri nelle campagne di Ferrazzano.

Antonia, la figlia 17enne, mostra segnali di miglioramento

Nel frattempo, arrivano notizie di speranza dal reparto di neurochirurgia del Neuromed di Pozzilli, dove Antonia è ricoverata in terapia intensiva. Dopo giorni di coma farmacologico, la ragazza ha riaperto gli occhi e ha iniziato a muovere gli arti, riconoscendo il fratello maggiore Mario.

Le sue condizioni restano delicate, ma i medici parlano di un miglioramento progressivo. È stato richiesto anche supporto psicologico per i familiari sopravvissuti alla tragedia.

La Strage di Paupisi è un dramma familiare che sconvolge la comunità

La comunità di Paupisi è ancora sotto shock per una vicenda che ha distrutto una famiglia e lasciato ferite profonde. Mentre proseguono gli accertamenti giudiziari e clinici, resta l’attesa di capire cosa abbia spinto Salvatore Ocone a compiere un gesto tanto atroce.

La strage di Paupisi rimane una delle pagine più drammatiche della cronaca campana recente, con una sola certezza: la strada verso la verità e la giustizia sarà lunga e complessa.

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