21 Giugno 2020

Stonehenge: la celebrazione del solstizio d’estate in streaming

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Era stata annullata l’annuale celebrazione del solstizio d’estate a Stonehenge a causa dell’emergenza coronavirus, ma il tramonto di ieri e l’alba di oggi sono stati trasmessi in diretta Facebook

L’emergenza coronavirus, oltre a porre un freno alla quotidianità di tutti noi, ha bloccato tante attività. A farne le spese sono stati anche quegli eventi che rappresentano una vera tradizione di luoghi, popoli e culture. Tra questi vi è indubbiamente la celebrazione del solstizio d’estate a Stonehenge. Infatti, a causa del distanziamento sociale necessario ad arginare il diffondersi dei contagi, non si potranno aprire le porte del sito per permettere ai visitatori di ammirare lo spettacolo dei raggi solari che, nell’accompagnare il tramonto e poi l’alba, penetrano tra le megaliti.

Se la pandemia ha impedito ai visitatori di assistere fisicamente all’evento, al contempo ha permesso a tutti gli internauti di godersi lo spettacolo. L’English Heritage – l’ente che gestisce il sito archeologico di Stonehenge – ha, infatti, installato una telecamera al centro delle megaliti, in modo da riprendere tutto e trasmetterlo in diretta Facebook. Migliaia di persone si sono collegate in diretta ed hanno, così, preso virtualmente parte ad un evento celebrativo unico, che ogni anno, da tempo immemore, attira turisti da tutto il mondo. Il meteo, però, non è stato favorevole e le luci sono state in gran parte coperte dalle nubi.

Il solstizio d’estate è il momento dell’anno in cui il Sole raggiunge il punto di massima declinazione. Nell’emisfero boreale, quando questo accade, si registra la durata del giorno massima.

Il solstizio d’estate nella storia e il mistero di Stonehenge

Per numerose civiltà del passato il solstizio d’estate rappresentava un momento magico, carico di significati religiosi e spirituali. L’abbondante soleggiamento veniva interpretato come un dono divino e un segno benevolo, da venerare e festeggiare. Non a caso gli antichi Greci (in Europa) e le popolazioni precolombiane (in America) celebravano questa ricorrenza con riti legati al culto del sole, che riflettevano la convinzione che una nuova fase della vita fosse in procinto di partire. I Romani dedicavano entrambi i solstizi a Giano, il dio degli inizi, materiali e immateriali e una delle divinità più importanti del loro pantheon. I Celti, invece, avevano l’abitudine di accendere un falò il primo giorno d’estate, ritenendo che questo gesto potesse trasmettere forza al Sole.

Il solstizio, però, lega in maniera indissolubile il suo fascino a Stonehenge, l’enigmatico complesso neolitico che si trova nel Wiltshire, in Gran Bretagna. Nonostante i tanti interrogativi che avvolgono ancora oggi la struttura, è ipotesi abbastanza condivisa che il circolo di megaliti funzionasse da osservatorio astronomico. A dimostrarlo ci sarebbe proprio il fatto che l’asse di Stonehenge è in linea con la posizione del Sole durante il solstizio d’estate, quando un fascio di luce attraversa il portale di pietra e va a posarsi sull’altare al centro del sito. In epoca moderna il fascino e il mistero di Stonehenge hanno contribuito a renderlo una rinomata meta di pellegrinaggio per i seguaci del celtismo e di altre religioni neo-pagane, che in occasione dei solstizi rievocano rituali primitivi, in un mix folclore, stravaganza e magia.

https://www.facebook.com/englishheritage/videos/583800622502740/

Il tramonto di ieri a Stonehenge

https://www.facebook.com/englishheritage/videos/267087254604873/

L’alba di questa mattina

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