Stellantis di Pomigliano d’Arco sciopera: “Carichi di lavoro aumentati”
Stellantis di Pomigliano d'Arco, i lavoratori scioperano: "L’azienda ha incrementato i ritmi in catena senza prevedere alcun aumento del numero di lavoratori addetti"
È sciopero per i lavoratori del gruppo Stellantis di Pomigliano d’Arco (NA). Questa mattina, 11 maggio, ci sarà il confronto tra i sindacati ed FCA Services che riguarda la cessione di un ramo d’azienda che coinvolge circa 180 lavoratori, di cui 28 di Pomigliano d’Arco. Gran parte dei dipendenti – ovvero 154 – passeranno in Iveco e in CNHI Industrial per i quali non ci saranno radicali cambiamenti. Per i 28 lavoratori del sito pomiglianese, invece, lo scenario è differente. I dipendenti passeranno ad una multinazionale americana senza garanzia di stabilità lavorativa futura.
Una situazione abbastanza delicata e complicata che tocca la posizione lavorativa di molte persone. Per tale motivo – come anticipato tra le righe – la nota azienda deve trovare un accordo o, ancor meglio, mettere su banco proposte anche per i 28 lavoratori della Stellantis di Pomigliano d’Arco.
Stellantis, sciopero improvviso: “Urge un confronto”. Tutti i sindacati sono d’accordo
L’edizione odierna de Il Corriere del Mezzogiorno riporta una nota del segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità Samuele Lodi:
«L’azienda ha incrementato i ritmi in catena senza prevedere alcun aumento del numero di lavoratori addetti. La situazione si è subito dimostrata essere insostenibile e gli Rsa Fiom hanno deciso di dichiarare sciopero. Uno sciopero che sta riscontrando un’altissima adesione fermando di fatto la produzione della Panda e rallentando vistosamente quella del Tonale. Sull’organizzazione del lavoro, ritmi, saturazioni e cadenze ci deve essere un confronto ed una contrattazione e la Fiom deve potere agire il proprio ruolo».
Anche gli altri sindacati promuovono la protesta, ma stando all’attuale scenario pare che non sia possibile avviare un’iniziativa in modo lesto come i colleghi della Cgil. L’edizione sopracitata chiarisce che “la procedura prevista dal contratto di lavoro, di cui la Fiom è l’unica non firmataria, stabilisce che bisogna aprire prima le procedure di raffreddamento”.
La Fiom, dunque, non deve rispettare questa procedura e può scioperare. Gli altri sindacati per aprire la procedura hanno bisogno del 51% del Consiglio della Rsa (Fim, Uilm, Fismic, UGL e Aqcrf).
Anche Biagio Trapani, segretario generale della Fim di Napoli, si è espresso sull’attuale questione. Ecco le sue dichiarazioni: «Martedì scorso si è svolta la Commissione Organizzazione e Sistemi di Produzione, durante la quale l’azienda ha presentato alle organizzazioni sindacali firmatarie, un’efficienza nel montaggio Tonale inerente alla linea delle Porte, l’azienda procederà con un taglio di ben 4 persone turno».
Trapani ha spiegato poi che l’enorme preoccupazione e perplessità riguardante i lavoratori della Stellantis è stata denunciata. Il disaccordo sulla mancata aggiunta di personale, specie se la mole di lavoro è in aumento, è senza dubbio deviante. A mettere agitazione è anche l’anomalo atteggiamento aziendale che “aggira” la lettura dei cartellini ai lavoratori.
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