statistiche web Stefano Paternò muore ieri per un arresto cardiaco. Oggi ritirato il vaccino
11 Marzo 2021

Stefano muore ieri per un arresto cardiaco. Oggi ritirato il vaccino

Stefano Paternò è morto a causa di un arresto cardiaco ma ora si è aperta un’ichiesta per capire la relazione col vaccino ritirato

Stefano Paternò era un militare originario di Corleone. Viveva però in provincia di Catania. E’ morto nella giornata di ieri a causa di un arresto cardiaco, lasciando la moglie e i suoi due figli.

Al momento sembrerebbe essere questa la causa del decesso, tuttavia si indaga per scoprire qualcosa in più. Il militare, 43 anni, il giorno prima era stato sottoposto alla vaccinazione anti covid con una dose di Astrazeneca.

Oggi, l’agenzia italiana del Farmaco, l’Aifa, ha sequestrato proprio il lotto somministrato al soldato.

“A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea”: questa la nota dell’Aifa.

Intanto è stata aperta un’inchiesta dalla procura di Siracusa:“Dalla prima ispezione cadaverica sembra che il militare sia deceduto per un arresto cardiaco. Al momento non c’è alcun rapporto causa effetto ma possiamo solo rilevare una coincidenza cronologica. Dobbiamo attendere l’esito dell’autopsia per avere un quadro più chiaro”.

La moglie parla così all’Adnkronos:“Vogliamo andare sino in fondo, vogliamo giustizia, vogliamo sapere la verità e capire se a provocare la morte di mio marito sia stato il vaccino. Mio marito aveva fatto il vaccino lunedì mattina e nel pomeriggio è rientrato a casa e stava bene. Intorno alle 19.30 avvertiva dei tremori, aveva freddo e misurando la temperatura, aveva la febbre a 39. Ha preso una tachipirina e la febbre era scesa. Si è sentito meglio e verso le 23 siamo andati a dormire. In nottata però sono stata svegliata dai suoi lamenti: tremava, traballava nel letto ed aveva un respiro pesante”.  La donna ha “subito chiamato il 118 e in pochissimo tempo i medici hanno iniziato a dargli aiuto in ogni modo, pure il massaggio cardiaco, ma non c’è stato nulla da fare ed i medici non sono riusciti a capire da cosa fosse stato determinato quello stato”.

FONTE: IL RIFORMISTA.IT

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