23 Dicembre 2020

Stefano Ansaldi, il ginecologo si è suicidato a Milano: l’ultima ipotesi

Si parlerebbe anche di suicidio riguardo la morte di Stefano Ansaldi. Le forze dell’ordine non trovano prove che dimostrino l’assassinio

STEFANO ANSALDI – Sono state messe al vaglio tantissime ipotesi riguardo la morte del ginecologo napoletano Stefano Ansaldi. A oggi non c’è ancora chiarezza su quali possano essere state le dinamiche del decesso, si spera possa fare luca sulla faccenda l’autopsia eseguita sul corpo del defunto.

Mancano le immagini, spiegano i colleghi di Repubblica, di altre persone. Compare solo il dottore; inoltre, sul coltello che l’ha ucciso non vi è stata trovata alcuna impronta, quindi si presuppone che l’assassino portasse i guanti.

Ci sono diverse cose che fanno insospettire gli investigatori: ad esempio non esiste alcuna telefonata che possa dimostrare l’appuntamento di lavoro a cui sarebbe andato l’Ansaldi.

La casa del dottore è stata perquisita e sembra che manchi un coltello da pane. Tuttavia non c’è alcuna certezza e Ansaldi avrebbe potuto comperare il coltello anche quando si trovava a Milano, pagandolo in contanti per evitare tracciamenti successivi.

Tutte queste indicazioni fanno pensare anche al suicidio, l’ipotesi che potrebbe risultare improbabile ma che farebbe coincidere tutti i pezzi della storia.

Al momento sono state scartate le ipotesi della rapina e dell’omicidio per motivi economici.

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