14 Novembre 2019

SSCN, il silenzio ostinato della Società e le diplomazie al lavoro…

SSCN – E’ pausa Nazionali, ma non c’è pace in casa azzurra. Il silenzio della Società e le diplomazie al lavoro. La situazione

SSCN – Due settimane, quindici giorni di pausa per gli impegni delle Nazionali, e poi sarà di nuovo Campionato.

La pausa corrisponde sempre – per la tifoseria partenopea – ad un periodo di vuoto, di assenza malinconica, di desiderio palpitante di tornare a vedere i propri beniamini ricominciare a calcare il rettangolo verde.

Stavolta non è così.

Stavolta, neanche le solite voci di calciomercato, con cui la stampa riempie il vuoto di notizie lasciato dallo stop della Serie A, riescono ad interessare e coinvolgere emotivamente i tifosi.

Che non parlano che di quanto accaduto dopo Napoli-Salisburgo, e non fanno che interrogarsi sul futuro della loro squadra del cuore, che pare allo sbando, come mai prima d’ora – epoca del fallimento esclusa.

Cosa sarà, dunque, del Napoli di Carlo Ancelotti?

L’allenatore pare godere ancora della fiducia del patron, Aurelio De Laurentiis.

Non è dato sapere se si tratti di una fiducia a tempo determinato: c’è chi fissa la deadline al triplice fischio di Liverpool-Napoli, chi a quello di Napoli-Genk, chi – invece – facendo i conti in tasca alla Società – crede che la fiducia sarà confermata sino a giugno.

La Champions, dunque.

E’ proprio la massima competizione europea a tenere in piedi lo status quo.

Siamo ad un passo dalla tanto sospirata qualificazione agli ottavi, in un girone non proibitivo ma comunque impegnativo.

Toppare questo obiettivo sarebbe un ulteriore smacco per la Società e per i suoi conti, che si reggono principalmente sui proventi della Champions.

Le due rimanenti partite del girone paiono essere, dunque, uno spartiacque tra la confusione, che pare regnare sovrana, allo stato attuale, e la chiarezza sul Napoli che sarà.

Il collega Carlo Alvino fa sapere che il clima a Castelvolturno è ancora teso: sono pochi i calciatori a disposizione del Mister e non sembra che questa pausa possa risolvere i problemi post-ammutinamento.

E, se da un lato c’è l’ansia dei tifosi, dall’altro – a nutrirla – si pone il silenzio ostinato della proprietà, che continua a proteggersi dietro un silenzio stampa cuscinetto, probabilmente necessario ad una valutazione più tranquilla e razionale della situazione.

E’ lo stesso Carlo Alvino ad evidenziare come questo silenzio sia, con ogni probabilità, indicativo di un lavoro continuo ed alacre delle diplomazie.

La Società ha promesso di rivolgersi alle sedi opportune per prendere provvedimenti nei confronti dei calciatori ammutinati.

Ma uno scontro diretto – se ne rendono conto tutti – a questo punto non potrebbe che peggiorare le cose, e questo non conviene a nessuno, né alla Società né ai calciatori.

Diplomazie al lavoro, dunque.

Si spera possano trovare il bandolo di una matassa, che pare intricatissima.

La soluzione può far appello solo al buon senso di tutte le parti in causa, per salvaguardare il bene comune, che resta la SSCN, in ogni sua declinazione.

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