18 Luglio 2025

Spiaggia della Gaiola a numero chiuso: il Tar conferma la tutela ambientale

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Spiaggia della Gaiola a numero chiuso

Spiaggia della Gaiola a numero chiuso: La Gaiola, incastonata nella splendida cala San Basilio di Posillipo, resterà accessibile solo su prenotazione. Lo ha stabilito il Tar Campania, respingendo il ricorso presentato da “Mare Libero”.

L’associazione chiedeva la rimozione del cancello di accesso e il libero utilizzo dell’arenile. I giudici amministrativi hanno confermato la legittimità del sistema di contingentamento adottato nell’ambito della gestione condivisa tra Comune di Napoli, Autorità Portuale e Parco Sommerso della Gaiola.

La decisione del Tar: un equilibrio tra accesso e salvaguardia

Secondo la sentenza n. 05362/2025, la regolamentazione degli ingressi – massimo 400 persone al giorno in due turni – non limita in modo arbitrario il diritto al mare libero. Al contrario, rappresenta un giusto bilanciamento costituzionale tra fruizione pubblica e tutela ambientale.

L’area, infatti, ricade nella Zona B del Parco Marino Protetto della Gaiola, istituito nel 2002, e custodisce un fragile ecosistema marino e reperti archeologici di epoca romana. L’apertura resta subordinata alla presenza degli operatori del Parco.

Spiaggia della Gaiola a numero chiuso: una sentenza per il futuro, tutela e sostenibilità

Il direttore del Parco, Maurizio Simeone, ha definito la sentenza “una vittoria per tutta la città”.

L’attuale modello di gestione, dice, ha già garantito risultati visibili: maggiore sicurezza, decoro urbano, riduzione del disturbo antropico e rigenerazione spontanea dell’ambiente marino.

Il rischio, senza limiti agli ingressi, sarebbe il ritorno al caos e al degrado che per anni ha afflitto questa oasi urbana. Il sostegno dei cittadini e delle associazioni ambientaliste ha giocato un ruolo fondamentale nel difendere questo luogo unico nel suo genere.

Torna libera la spiaggia di Posillipo

Situazione opposta per un altro tratto costiero napoletano: la spiaggia adiacente al Bagno Elena, a Posillipo, torna libera dopo la decisione del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso della società privata che gestiva lo storico stabilimento.

La spiaggia, oggetto di contenzioso con un ristorante vicino, dovrà essere restituita alla collettività. L’ordinanza sottolinea che il bene demaniale può essere gestito solo previa gara pubblica, tutelando l’interesse collettivo e garantendo parità di accesso tra gli operatori economici.

Gaiola a numero chiuso: un modello di gestione replicabile?

Il caso della spiaggia della Gaiola a numero chiuso rappresenta oggi un modello avanzato di gestione sostenibile del litorale: l’accesso controllato non limita, ma valorizza il patrimonio naturale, permettendo a tutti – anche alle future generazioni – di godere del mare in condizioni di sicurezza e rispetto per l’ambiente.

In un contesto urbano complesso come quello di Napoli, questa sentenza dimostra che è possibile coniugare tutela, legalità e fruizione pubblica, senza sacrificare il mare alla disorganizzazione e all’abuso.

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