Spari Lido a Torre Annunziata: fermato 18enne del Clan Gionta
Spari Lido a Torre Annunziata, fermato giovanissimo legato al Clan Gionta, caccia al complice.
Spari Lido a Torre Annunziata: fermato dagli agenti della Polizia di Stato un 18enne Legato al Clan Gionta. Il giovane arrestato dovrà rispondere di tentato omicidio, strage e detenzione di armi
Spari Lido a Torre Annunziata:
Un diciottenne con precedenti penali e presunti legami con il clan Gionta è stato arrestato per aver sparato tra la folla nel lido Azzurro il 19 luglio. Il giovane, identificato come S.A., è accusato di tentato omicidio, strage e detenzione di armi.
Dinamica dell’accaduto:
Secondo le indagini, S.A. è entrato in spiaggia con un complice, attualmente in via di identificazione. Entrambi erano armati: uno impugnava un fucile e l’altro una pistola. Gli inquirenti ritengono che il giovane abbia esploso colpi d’arma da fuoco nella spiaggia affollata, dove erano presenti numerosi bambini, a causa di una lite banale.
La caccia al complice:
Le autorità sono alla ricerca del complice di S.A., che ha partecipato all’incursione armata nel lido. L’identificazione di questa seconda persona è in corso, con l’obiettivo di chiarire ulteriormente le dinamiche e le responsabilità dell’accaduto.
Testimonianze dei presenti:
“Mi trovavo in spiaggia quando ho udito gli spari. Fuggivano tutti, ero lì con mia figlia incinta e il suo bambino piccolo. Uno spavento terribile, c’erano tanti bimbi. Non si può agire così, ci poteva scappare il morto. Non si può più stare tranquilli neppure al mare. Servono presidi di polizia nei luoghi a rischio”, ha dichiarato un bagnante presente al momento degli spari, esprimendo il panico vissuto durante l’incidente.
L’arresto di S.A. rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata a Torre Annunziata. La vicenda sottolinea la necessità di un maggiore controllo e sicurezza nelle aree pubbliche, per garantire la tranquillità e la sicurezza dei cittadini. Le autorità continuano a indagare per individuare il complice e prevenire ulteriori episodi di violenza.
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