24 Aprile 2025

Sparatorie nel rione Villa, torna la tensione tra i clan

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A san giovanni a Teduccio, spari tra clan

San Giovanni a Teduccio, tre episodi armati in pochi giorni. Proiettili danneggiano auto di innocenti

Sparatorie nel rione Villa – San Giovanni a Teduccio torna al centro della cronaca nera. In soli tre giorni, nel rione Villa, si sono registrate tre sparatorie a colpi di pistola, tutte concentrate in piazza Capri. L’area è considerata storicamente sotto il controllo del clan Rinaldi, attualmente in contrasto con il gruppo rivale dei D’Amico, noti come “Gennarella”, legati ai Mazzarella.

L’ultimo episodio è avvenuto ieri intorno alle 18. Due uomini a bordo di una moto hanno esploso 12 colpi in aria. I bossoli, calibro 9×21, sono stati rinvenuti e sequestrati dai carabinieri di Poggioreale. Quattro proiettili, nella discesa, hanno colpito un’auto parcheggiata, danneggiandola. Il veicolo è intestato a un cittadino incensurato, estraneo a contesti criminali.

La tensione è salita a partire dal Venerdì Santo, quando, davanti alla chiesa di San Giuseppe e della Madonna di Lourdes in piazza Capri, è avvenuta una prima “stesa”, proprio nel giorno della Passione di Cristo. Un gesto che ha scosso anche i residenti.

Lite tra clan alla base delle “stese”: colpite anche auto di civili estranei

Secondo gli investigatori, alla base ci sarebbe una lite tra esponenti dei Rinaldi e affiliati ai D’Amico, avvenuta nei giorni precedenti. La ritorsione armata non si è fatta attendere. Anche nella seconda sparatoria, un’auto di un estraneo è stata colpita. Gli inquirenti ipotizzano che le “stese” siano azioni dimostrative, tipiche delle guerre tra clan, volte a marcare il territorio e intimidire i rivali.

La Squadra Mobile e il commissariato San Giovanni-Barra stanno concentrando le indagini sulla faida tra i due gruppi. I D’Amico operano da via Villa San Giovanni e sono storicamente alleati dei Mazzarella, acerrimi nemici dei Rinaldi.

Le dinamiche camorristiche nella zona si ripetono ciclicamente da decenni. Basta un pretesto come un litigio verbale per far scattare la miccia e tornare a usare le armi. I residenti, ancora una volta, vivono nel terrore, mentre le istituzioni cercano di riprendere il controllo del territorio.

Le forze dell’ordine intensificano i controlli, ma la tensione resta alta. Piazza Capri, simbolo della faida in corso, è ora un campo di battaglia urbano in cui anche i civili rischiano di finire nel mirino della camorra.

Fonte: il Roma

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