Sparatoria a Pianura: arrivano le prime ipotesi
Le autorità ipotizzano che la "stesa" sia avvenuta per motivi di camorra
SPARATORIA A PIANURA – Arrivano aggiornamenti riguardo la sparatoria a Pianura, nel quartiere ovest di Napoli, avvenuta ieri notte contro un palazzo. Il motivo e la dinamica non sono ancora chiari, ma la compagnia di Bagnoli ipotizza che la “stesa” sia collegato ad un messaggio di camorra.
L’area viene ritenuta dagli inquirenti sotto il controllo criminale del clan Marsicano-Esposito, che dal clan Mele avrebbe ereditato anche la rivalità coi Marfella-Pesce, oggi rappresentati dai Carillo-Perfetto.
Sparatoria a Pianura: i primi sospetti
I colpi di pistola, una decina, erano tutti indirizzati al portone del Palazzo Rosi, che si trova in via Padula all’altezza del civico 145. Qualcuno si è fermato apposta dinanzi all’ingresso e ha sparato, per poi andarsene. La compagnia di Bagnoli sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza, ma ipotizzano che la sparatoria sia avvenuta per un movente di camorra.
Attualmente nel quartiere sarebbe attivo un nuovo gruppo, oltre a quello del clan Marsicano-Esposito collegato allo storico clan Lago. Il nipote del boss Pietro Lago, detto ‘o Ciore, restò vittima di un agguato il 29 agosto scorso. Per quell’episodio furono arrestati a fine ottobre cinque uomini, ritenuti legati ai Marfella-Cuffaro. Più di recente la Polizia di Stato, con una “picchiata” in una piazza di spaccio, ha arrestato 7 persone, tutte giovanissime: la nuova “paranza dei bambini”. Il nuovo gruppo sarebbe invece collegata ai Marsicano-Esposito.
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