Spalletti, ora la squadra deve dimostrare di essere cresciuta
Spalletti, è il momento di dimostrare la crescita della squadra! Dopo la sconfitta del Meazza, azzurri alle prese con defezioni importanti
Spalletti, è giunto il momento della “Prova di maturità”.
In tanti, forse troppi, attendevano gli scontri diretti per misurare, con la precisione di geometri dalla quarantennale esperienza, la crescita della squadra contro una big.
Metro, goniometro e compasso alla mano, si sono messi lì, sui loro divani, a guardare la partita del Meazza con la curiosità di chi, in fondo, un passo falso se lo aspetta.
In realtà, la sconfitta è arrivata. Ed è arrivata in un campo storicamente assai ostico per noi, quel Meazza che poche volte ci ha visti vincitori. Ma, soprattutto, è arrivata contro una squadra che non si accontenta del titolo dello scorso anno. Una squadra, l’Inter, che non ha risentito particolarmente del cambio allenatore e che ha combattuto con ogni forza per guadagnarsi 3 punti preziosi per riavvicinarsi sensibilmente alla vetta.
E dire che i nostri erano partiti anche bene: per i primi 20 minuti avevano tenuto bene il campo, contro un’Inter che ha fatto del pressing alto e aggressivo la sua cifra tattica.
Poi, al gol di Zielinski, gli animi, anziché accendersi, hanno cominciato ad appannarsi.
L’Inter si è impadronita del campo, ha dominato, schiacciando i nostri e prosciugando le fonti del gioco azzurro.
Centrocampo dell’Inter nettamente più organizzato ed in palla del nostro, che ha sofferto dal 20′ al 75′ sia in fase di copertura che di impostazione.
Spalletti poi fa entrare Mertens, e la musica cambia. Subito un gol per lui, che poi sciupa quello di un impronosticabile e rocambolesco pareggio.
Ma le notizie peggiori non vengono dalla lettura del risultato finale sul tabellone: quel 3-2 era anche prevedibile, a Milano, con un’Inter così.
Le notizie peggiori vengono dall’infermeria: il Napoli,, infatti, dovrà fare a meno di Osimhen per un paio di mesi ed anche di Anguissa, probabilmente per due mesi fuori anche lui, in previsione della Coppa d’Africa.
Spalletti ed il Napoli, ora, sono chiamati alla vera prova di maturità: il mister dovrà riassestare la squadra in considerazione delle assenze importanti. I ragazzi dovranno mostrare più cattiveria di quanto non abbiano fatto ieri con l’Inter.
Siamo ancora primi, a 4 punti dalla seconda, proprio l’Inter di Simone Inzaghi.
Il nostro destino è nelle nostre mani…ed anche un po’ in quelle della dea bendata, che ieri ha guardato altrove.
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