Spaccianapoli, la web serie che racconta la microcriminalità
Il 17 dicembre esce la prima puntata di Spaccianapoli #icanihannofame, la web serie che mira a raccontare l’altro lato della vita criminale
[ads1] Tre anni fa a Daniele Scarpati viene un’idea, butta giù una sceneggiatura e chiama subito Raffaele Losco per fargli leggere le prime bozze. Un’unica notte, due ragazzi in un auto che consegnano droga e le loro vite. Dopo una lunga passeggiata per Torre Annunziata Raffaele ha una “visione”: Pericle e Salvatore sono lì’ nelle auto che incontra, li vede litigare, li percepisce. Spaccianapoli si deve fare, il budget è poco ma basterà.
Nei primi sei mesi Daniele scrive tutte le puntate di Spaccianapoli e alla fine della stesura iniziano i casting. Gianni Spezzano e Luca Di Gennaro -rispettivamente Pericle e Salvatore- sono attori di teatro naturalizzati per una web serie, istruiti a colpi di strada e di “Padrino” iniziano a diventare i due amici criminali, i due cani affamati; due pesci piccoli colpiti dalla crisi della microcriminalità.
La serie inizia pian piano a prendere forma, Mirko Iapicca ,Claudio Vitiello, Gianfranco Pellegrino e Raffaele Losco iniziano a comporre le musiche adattandole all’impronta che la serie deve avere, solo una canzone non è originale ed è “che soddisfazione” di Pino Daniele sentita dal cellulare di Salvatore all’inizio della prima puntata
O mamma mia ho speso una follia volevo un Mercedes bianco lo stereo e il servo sterzo che sballo.
Un testo “leggero” che si adatta ai sogni di gloria che i ragazzi hanno quando si approcciano alla vita criminale, sogni che Spaccianapoli con le sua scene distrugge a colpi di inquadrature. Pericle e Salvatore-come suggerisce il titolo del primo capitolo della serie- sono due cani affamati ingabbiati in quell’auto che è la loro prigione notturna.
” Il messaggio che deve passare è che una volta conveniva fare il camorrista, oggi non conviene più. Rischieresti la tua vita per mille euro al mese? La legalità è sempre la via migliore, loro non la applicano e il risultato lo vedrete” -Raffaele Losco
Un’altro elemento importantissimo della serie è la figura di Lucia, interpretata da Laura Minichini. Lucia è la ragazza di Pericle,colei che crea la connessione tra violenza ed umanità, colei che contribuisce a mostrare le fragilità dei protagonisti.
Abbiamo raccontato l’umanità, quello che molte serie dimenticano di fare perché sono prese dall’azione e dalle cose scenografiche; dimenticano di fare lo studio sui personaggi. Volevo le emozioni da un punto di vista teatrale senza abusare dell’essere un teatrante; nella realtà come faresti? non lo sapevamo e ci abbiamo lavorato-Raffaele Losco
Regia: Raffaele Losco
Soggetto e sceneggiatura: Daniele Scarpati
Cast Tecnico:
Direttore della fotografia: Raffaele Losco
Operatore alla macchina (Studio): Andrea Balsamo
Operatore steadycam: Luigi De Gregorio
Suono: Mirko Iapicca
Casting: Katia Muscariello
Scenografia: Laura Savarese
Make up: Rosa Falco
Segretaria di edizione: Katia Muscariello
Montaggio: Luca Auletta, A.M.C.
Sound designer e mix engineer: Mirko Iapicca
Effetti visivi: Luca Auletta
Graphic designer: Roberto Marra
Musiche: Mirko Iapicca, Claudio Vitiello, Gianfranco Pellegrino, Raffaele Losco.
Fotografi di scena: Alberto Maddaloni, Vincenzo Sbrizzi
Cast Artistico:
Gianni Spezzano: Pericle
Luca Di Gennaro: Salvatore
Laura Minichini: Lucia
Antonio Torino: Sanguetta
James La Motta: Rota ‘e scorta
Cinzia Cordella: Marinella
Vincenzo Dottorini: La Sibilla
Luca Varone: Sebastiano ‘o caino
Ruben D’Agostino: Carne ‘e puorco
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