Sonia Di Maggio, uccisa a 29 anni dal suo ex fidanzato. Non accettava la fine della relazione
Sonia Di Maggio, uccisa a 29 anni dal suo ex fidanzato. Si è consumato ieri l’ennesimo efferato femminicidio. Il caso
Sonia Di Maggio aveva 29 anni.
Era una donna giovane e bella, con tutta una vita di sogni da realizzare.
Ieri passeggiava a Specchia Gallone, in provincia di Lecce, in via Pascoli, in compagnia del suo fidanzato.
Una storia nuova, tutta da vivere, da esplorare, da disegnare insieme.
Ed invece, la giovane donna si è imbattuta nell’uomo sbagliato.
Un uomo che ieri le ha inferto ben 20 coltellate, strappandola alla vita.
Quell’uomo, Sonia lo conosceva bene: si tratta di Salvatore Carfora, già noto alle forze dell’ordine.
Salvatore era l’ex fidanzato di Sonia.
Da quando si erano lasciati, Salvatore aveva continuato a minacciarla, seguirla, offenderla, soprattutto in presenza del suo nuovo compagno,, coetaneo della giovane donna.
Non aveva digerito la fine della loro relazione e ieri ha deciso di porre fine alla vita della sua ex fidanzata.
Originario di Torre Del Greco, l’uomo, 39 anni, è stato fermato dagli agenti del commissariato di Otranto mentre si dirigeva verso la stazione ferroviaria.
Sottoposto ad interrogatorio questa mattina, pare che l’uomo abbia confermato agli inquisitori la sua colpevolezza.
O meglio, ha indicato il luogo in cui aveva lasciato l’arma del delitto, fornendo una “confessione implicita”. La zona indicata è zona di campagna, per cui il 39enne non è riuscito ad individuare il luogo esatto nel quale aveva nascosto il coltello.
Il questore di Lecce Andrea Valentino ha dichiarato:
“La dinamica ci fa propendere per l’idea che fosse lei l’obiettivo, anche per il numero delle coltellate che sono state tutte rivolte nei confronti della donna. Carfora appare poco lucido, un po’ perché è un personaggio che già di per sé è poco lucido e dopo una situazione del genere, ovviamente lo è ancora di più”.
Carfora è un senza fissa dimora e negli ultimi tempi dormiva in un dormitorio pubblico presso la stazione di Napoli.
Il 39enne era da poco uscito dal carcere, dove era finito per un altro episodio di violenza, ai danni di un parcheggiatore abusivo, che aveva anche in questo caso ferito a coltellate.
Attualmente l’uomo è stato tratto in arresto con l’accusa di omicidio volontario.
Comprensibilmente sconvolto, il suo compagno, che ha raccontato quei terribili minuti di violenza inaudita ai microfoni di Mattino Norba:
“Stavamo andando al supermercato io e lei da soli. Poi è sbucato lui, l’ha presa dal collo e ha cominciato ad accoltellarla. Ha continuato dandole più di una ventina di coltellate.
Lei ha cercato di liberarsi, io nel frattempo cercavo aiuto ma non c’era nessuno. Poi mi sono messo ad urlare ed è arrivato qualcuno. Lui era già scappato e lei giaceva a terra”.
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