31 Marzo 2022

Smart working: cosa cambia con la fine dell’emergenza

Smart working

Dopo due anni finisce oggi lo stato di emergenza da Covid-19. Ma cambiano le cose per i lavoratori in smart working?

7 marzo 2020 – 31 marzo 2022, dopo due anni termina oggi lo stato d’emergenza da Covid-19. Con la fine dello stato d’emergenza da Coronavirus, ma non dell’epidemia nel senso più generale, le persone si domandano come cambieranno le cose. Da domani entrerà in vigore il decreto varato il 17 marzo dal Cdm con le norme per fare tornare l’Italia alla normalità dopo due anni di pandemia, ma per i dipendenti che lavorano in smart working le cose restano invariate fino al 30 giugno.

I lavoratori del settore privato potranno continuare a lavorare da casa senza alcun accordo tra dipendente e azienda, mentre le cose sono diverse per  i dipendenti della pubblica amministrazione. Qui soltanto i lavoratori fragili, quindi in qualche modo appartenenti a categorie particolari, potranno lavorare da remoto fino al 30 giugno 2022.

Da luglio per tutti i lavoratori sarà necessario un accordo individuale scritto tra azienda e singolo lavoratore. Le aziende si troveranno da giugno a dover intraprendere tre strade: negoziare accordi con ogni singolo lavoratore; definire regole aziendali uguali per tutti; lasciar lavorare il sindacato e siglare un accordo collettivo recepito poi negli accordi individuali.

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