Sit-in blocca la sede della Leonardo a Bacoli
Protesta oggi dinanzi alla sede della Leonardo, i manifestanti chiedono di cessare la fornitura di armi ad Israele
Sit-in nelle prime ore di questa mattina presso la sede della Leonardo, a Bacoli. Manifestanti pro -Palestina chiedo di arrestare la fornitura di armi ad Israele.
Sit-in a Bacoli: cosa sta succedendo?
Attivisti appartenenti alla ‘Rete Napoli della Palestina’ e alla ‘Rete studentesca per la Palestina’, accompagnati dal sindacato Si Cobas, stanno bloccando la sede della Leonardo di Bacoli.
Dalle 7 di questa mattina, 23 febbraio, i militanti filo-palestinesi stanno impedendo l’accesso al complesso industriale; bloccando ogni mezzo di trasporto che prova ad entrare dai cancelli principali, verniciati con frasi contro la Leonardo.
La protesta, almeno per il momento, è pacifica. Gli attivisti sorreggono striscioni con su scritto:” Leonardo macchina di morte: stop al genocidio” o ancora “Free Palestine”. L’invito è quello di fermare la guerra.
“Oggi siamo qui – si spiega in un comunicato – per dire chiaramente che il governo italiano e la Leonardo sono complici del genocidio del popolo palestinese: il rifornimento di armi da parte della prima azienda italiana per produzione bellica all’esercito di Nethanhyau rappresenta per noi un punto di non ritorno, è il momento delle azioni concrete contro i complici di questo sterminio».
“In giornata – anticipano i manifestanti – è previsto a Napoli un corteo che partirà alle 14.30 a piazza Garibaldi, nell’ambito di uno sciopero nazionale che convoglierà poi nella manifestazione di domani sabato 24 febbraio a Milano”.
FONTI ARTICOLO: Ansa, Repubblica, Giornale Roma
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