15 Luglio 2016

Sindaco antimafia tutore dei boss

Il sindaco antimafia di Casal di Principe, Renato Natale, è stato chiamato a fare da tutore ai boss che hanno perso i diritti civili

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Per ironia della sorte, il sindaco antimafia per eccellenza di Casal di Principe è stato chiamato a fare da tutore ai boss che, in seguito alle condanne, hanno perso i diritti civili, oltre che a dover amministrare un paese allo sbaraglio.

Renato Natale non avrebbe mai pensato di trovarsi dalla parte di coloro che anni addietro avrebbero tentato di ammazzarlo o ancor più a schierarsi dalla parte di coloro che hanno ucciso Don Giuseppe Diana. Il sindaco ha dichiarato: ” La vita è davvero strana, nei giorni scorsi mi è arrivata una notifica di un atto giudiziario. Si tratta del ricorso in appello di una causa civile presentato dai familiari di don Giuseppe Diana, contro uno dei suoi assassini. Adesso io dovrei andare a prendere le parti di questo signore perché, tra il 2003 e il 2004, il sindaco pro tempore  fu nominato suo tutore.  Diciamo che questa vicenda quanto meno mi crea imbarazzo perché mi trovo a tutelare uno degli assassini di don Diana contro la famiglia del sacerdote e non viceversa. Nel caso specifico stiamo preparando anche un ricorso perché  questa persona non è residente in Casal di Principe, ma il problema resta. Ovviamente, immagino che anche molti detenuti non siano entusiasti di essere rappresentati da me. Diciamo che è un fastidio reciproco“.

Difatti, come ha spiegato il primo cittadino :  “Il sindaco in carica diventa tutore per garantire i diritti del detenuto quando i familiari  rinunciano a farlo. Si tratta di assistere queste persone quando si deve fare un atto di proprietà o aprire un conto in banca per ricevere soldi dal ministero dell’interno per attività lavorative in carcere, fino a garantire il diritto alla difesa nei tribunali, anche se in questo ultimo caso ci sono altri sistemi che funzionano a garanzia dei detenuti“.

Il problema resta comunque per il sindaco che si troverebbe così a difendere almeno un centinaio di casalesi che hanno perso i diritti civili. Renato Natale ha aggiunto di aver inviato già una nota al presidente del tribunale di Napoli Nord per chiedere di accorpare gli adempimenti.

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