7 Dicembre 2019

Simona Giglio, esplorare la mente attraverso lo scarabocchio

Lo scarabocchio - simona giglio

Simona Giglio, una giovane pittrice napoletana esprime l’istinto delle persone attraverso l’arte dello “scarabocchio”

NAPOLI – Simona Giglio è una giovane pittrice napoletana, diplomata al liceo artistico e laureata in Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Da quando era liceale ha preso parte a numerose mostre collettive, dal 2013 ha incrementato la sua attività espositiva, anche individuale. È stata selezionata per la Biennale napoletana del 2018, diretta dallo scultore Domenico Sepe.

La sua è un’arte considerata nell’accezione più totale del termine, come forma d’istinto, che scruta l’animo umano e tenta di psicanalizzarlo. Pur non basandosi su studi psicologici concreti, ha tentato di vedere nello scarabocchio di qualcun altro, un lato della loro personalità o l’espressione di qualche sentimento.

arte pittura napoli

Lo scarabocchio è una ricerca personale, nata per puro caso quando frequentavo il liceo. L’idea è partita mentre ero sotto la doccia e facevo lo shampoo. I miei capelli attaccati al muro mi suggerivano delle figure, quindi notai la somiglianza tra i capelli e il tratto di una penna” – racconta l’artista, parlando della sua ispirazione – “Cominciai a chiedere degli scarabocchi ai miei amici, e da lì trovai in essi qualcosa che li rappresentasse.”

Lo scarabocchio è un sentimento impresso su carta. Le sue figure, dapprima in bianco e nero e successivamente colorate, non sono altro che espressione dell’inconscio. Sono fatti ad occhi chiusi, senza volerlo, come il flusso di pensieri che colpisce l’uomo e non si frena.

Ero scettica, ma capii che tutto ciò si basava sull’empatia. Per questo io definisco la mia pittura empatica” – continua Simona. Lo considera anche un modo per conoscere nuove persone, ciò che esce fuori è un pezzo della persona, che in quel momento si affida all’artista condividendo con lei gli stessi strumenti e, così facendo, anche gli stessi sentimenti.

La seconda fase, quella del colore, è anch’essa associata all’emozione che esce fuori dal disegno. “Siccome le emozioni forti sono pure, anche i colori che scelgo sono sempre forti e puri.” 

Il messaggio dietro la sua arte…

Il messaggio che voglio dare è che esistono anche altri metodi per mettersi in contatto con le altre persone, uno di questi metodi è fare arte. Lo dico a tutti coloro che pensano che i social siano l’unico mezzo possibile per comunicare.

Uno dei premi dell'evento Campania Felix

Uno dei premi consegnati per il “Campania Felix”

Ha cercato di regalare l’occasione di vivere da vicino la vivacità e la ricchezza dell’arte di oggi, debuttando con il suo spettacolo “CRISALIDE” metafora dello scarabocchio.

Inoltre ieri, 6 dicembre, la sua arte è stata scelta per omaggiare i vincitori del premio giornalistico internazionale “Campania Felix”, assieme a Claudio Cordova, Rosario Petito, Anna Ponti.

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