9 Aprile 2024

Shock, adolescente si suicida per ricatto sessuale: arrestati due uomini

Arrestati due uomini in Nigeria per un caso di ricatto sessuale ai danni di un adolescente australiano che si è tolto la vita.

Immagine di repertorio

adolescente suicida, BAMBINA SCOMPARSA A FIRENZE

La tragedia è avvenuta in Internet: un adolescente australiano si suicida a seguito di un sextortion (lett. estorsione sessuale o ricatto sessuale) perpetrato da due uomini. L’adolescente aveva conosciuto una persona online a cui aveva mandato delle foto intime. La persona l’ha poi ricattata affermando che se non avesse pagato 500 dollari avrebbe mandato le immagini ai suoi familiari e ai suoi amici.

La vicenda è stata ricostruita con dovizia di particolari dal Guardian. Il tabloid cita a tal proposito un comunicato della polizia del Nuovo Galles del Sud pubblicato l’8 aprile.

Adolescente si suicida per ricatto sessuale: le indagini

Come accennato, un adolescente australiano, l’anno scorso, si suicida a seguito di un ricatto sessuale. A seguito della sua morte, la polizia apre le indagini e, nel dettaglio, il caso è stato affidato alla squadra criminalità informatica del NSW. Le ricerche degli agenti sono riuscite a risalire, infine, ai due autori: due uomini nigeriani. Pertanto, è stato richiesto l’intervento della polizia federale australiana.
I due sono stati trovati all’interno di una baraccopoli lo scorso marzo, anche se la polizia ne ha dato notizia soltanto in questi giorni. Sempre come si legge da Fanpage.it, inoltre, saranno le autorità locali a gestire il caso per i reati commessi dai due uomini sul suolo australiano.

Il comandante della NSW, Matthew Craft, a seguito dell’arresto ha rilasciato una serie di dichiarazioni:
Abbiamo assistito a un enorme aumento dei casi di sextortion, che sono cresciuti di quasi il 400% negli ultimi 18 mesi. Ma la buona notizia” conclude “è che le persone lo segnalano e ci sono dei passi che possiamo intraprendere per aiutarvi prima che si spinga troppo oltre. Vogliamo che i giovani continuino a denunciare questi casi e non si sentano mai in imbarazzo nel parlare con la polizia”.

Fonte: Fanpage

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