30 Settembre 2015

Sgomberato ieri l’ospedale “Maresca” dopo 5 anni di occupazione

Maresca

Dopo 5 anni di occupazione è stato sgomberato il 5° piano del ospedale “Maresca” dopo 5 anni dove il comitato “pro Maresca” ha difeso il diritto alla salute

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Da 5 anni il comitato “pro Maresca combatte per la chiusura dell’ospedale sito in via Montedoro. In questi 5 anni tanto è stato fatto dagli attivisti per impedire la chiusura di una struttura che fornisce il servizio sanitario ad una platea di 300.000 persone. Il comitato, negli anni, aveva sempre tenuto occupato un piano all’interno della struttura, per coordinare le attività e per svolgere le varie riunioni che per 5 anni si sono svolte a cadenza, almeno, settimanale. Tante sono stati gli atti di forza che il comitato pro Maresca ha messo in campo per cercare di salvare l’ospedale Maresca, infatti è giusto ricordare le varie occupazioni dei binari della circumvesuviana, i binari della stazione delle ferrovie dello stato, la direzione sanitaria dello stesso ospedale, l’aula consiliare del comune di Torre del Greco,  ma l’atto più eclatante fu l’occupazione dell’autostrada Napoli-Salerno, dove 12000 Torresi bloccarono per alcune ore il traffico in entrambe le direzioni.
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Preziosissimo è stato il lavoro di protesta e di controllo degli attivisti del comitato Pro Maresca,  infatti è grazie a loro se la struttura ospedaliera  ad oggi non è completamente deserta. Adesso che il presidio al 5° piano è perso fanno sapere dal i componenti del comitato che la lotta non finisce e che resteranno sempre vigili e metteranno in piedi qualsiasi tipo di iniziativa possibile per poter difendere il Maresca. Infatti i ragazzi e le signore del Pro Maresca ora più che mai sono determinati a non fermarsi dinnanzi ad un atto di forza messo in campo dalla prefettura su segnalazione della Procura. Nonostante si siano beccati l’ennesima denuncia per aver messo in campo un iniziativa volta a difendere il diritto alla salute di 300.000 cittadini.

Va ricordato inoltre  che 9 mesi fa il comitato lasciò i locali del 4° piano, che sarebbe dovuto essere ristrutturato e messo in funzione, per trasferirsi al 5° piano senza occupare, quindi, locali che sarebbero dovuti servire alle attività del ospedale in questo il suddetto piano è sempre stato utilizzato dalle Suore del ospedale come alloggio.  Insomma ieri un presidio di legalità a difesa del diritto di sanità pubblica è stato, con la forza,  restituito alla funzione di deposito che fa più comodo  a chi detiene il potere sulla sanità campana. Per questo fanno sapere gli esponenti del comitato, in una riunione fatta ieri nello spazio antistante l’ospedale e che ha visto una buon seguito di cittadini, che c’è bisogno  di tutta la cittadinanza.

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