10 Aprile 2025

Sequestro del 15enne di San Giorgio a Cremano. Arrestato Antonio Amiral, caccia ai complici

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Caccia ai complici di Amaral

Indagini in corso dopo la liberazione dell’ostaggio

Sequestro del 15enne di San Giorgio a Cremano – Antonio Amiral, un 24enne di Napoli, è stato arrestato dopo il sequestro del ragazzino di San Giorgio a Cremano. Le indagini telematiche hanno rivelato che Amiral conosceva il padre della vittima, avendo lavorato con lui in passato. Ha contattato il giovane tramite WhatsApp per chiedere un riscatto, attirando così l’attenzione degli investigatori.

Dopo aver monitorato i suoi movimenti, la polizia con il sequestro del 15enne di San Giorgio a Cremano ha bloccato Amiral . Si sospetta che insieme a lui ci siano altri due complici, già identificati e sotto indagine. Il giovane rapitore ha confessato il suo coinvolgimento, ma non ha rivelato i nomi dei suoi complici. Gli investigatori hanno anche scoperto il luogo della prigionia, un appartamento a Napoli, dove sono stati effettuati rilievi per raccogliere prove.

Incubo e dettagli cruciali per le indagini nel sequestro del 15enne di San Giorgio a Cremano

Il sequestro è avvenuto martedì mattina, quando il ragazzo è stato rapito e portato in un’abitazione a Barra. Era legato, imbavagliato e bendato, vivendo un incubo. Nonostante la paura, il ragazzo ha prestato attenzione ai dettagli, notando che i sequestratori avevano voci diverse, un’informazione cruciale per le indagini. Ha anche fornito indicazioni sul percorso del furgone bianco utilizzato dai rapitori, che ha viaggiato da San Giorgio a Barra.

L’imprenditore Giuseppe Maddaluno ha ricevuto una richiesta di riscatto via chat, con minacce e l’ordine di non contattare la polizia. Tuttavia, ha avvisato le autorità, che gli hanno fornito indicazioni su come rispondere ai sequestratori. Questo gli ha permesso di guadagnare tempo e di gestire la situazione con cautela

Dopo alcune ore, i sequestratori hanno deciso di liberare il ragazzo, ma hanno fornito un’indicazione errata sul luogo in cui lo avrebbero lasciato. Gli investigatori hanno trovato il giovane a Napoli e hanno intensificato le ricerche per incriminare i complici di Amiral. Uno di loro si trovava a bordo del furgone, mentre l’altro aspettava nella casa affittata

Il 15enne non conosceva Amiral, ma potrebbe riconoscerne la voce, un elemento che potrebbe rivelarsi decisivo per le indagini. La situazione è in evoluzione e gli inquirenti continuano a lavorare per fare luce su questo caso inquietante.

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