Sequestrata carne lavorata in locali sporchi e abusivi a Napoli
Mattatoi da horror: sequestrata a Napoli carne che veniva lavorata in locali abusivi e sporchi. Interviene l'Asl per chiusura stabilimento
Carne pronta per essere messa sul mercato ma lavorata in locali occupati abusivamente e igienicamente non adeguati. E’ scattato il blitz a Poggioreale, zona Caramanico, per 8 tonnellate di frattaglie: sequestrata carne grazie all’intervento della Polizia Locale, reparto Ambientale, dell’Esercito “Operazione strade Sicure” e dell’Asl Napoli 1 Centro. Il tutto è avvenuto ieri mattina, venerdì 19 aprile 2024, nell’ambito di una operazione del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 1 Centro.
Scoperta l’attività che l’Asl definisce “ad alto rischio per la salute dei cittadini. Sotto la lente del personale addetto ai controlli sono finiti due stabilimenti adibiti alla produzione e alla trasformazione di frattaglie, nonché al commercio carni”.
Sequestrata carne a Napoli, l’intervento dell’ASL
Gravi sono le irregolarità rilevate tra cui le scarse condizioni igieniche e le autorizzazioni previste dalla normativa in materia ambientale. Gli ispettori dell’ASL e della Polizia Municipale di Napoli, Gruppo Ambientale, hanno disposto l’immediata chiusura e il sequestro dello stabilimento per la produzione di frattaglie cotte. Il tutto ha portato al maxi sequestro da 8 tonnellate tra frattaglie crude e già lavorate e sono state incenerite a seguito dell’autorizzazione del magistrato competente. Inoltre, le infrazioni, sia in materia ambientale che igieniche, sono state notizia di reato comunicate all’Autorità Giudiziaria. Meno gravi le infrazioni rilevate nel secondo stabilimento, anche questo attivo nella filiera delle carni, per le quali sono stati concessi alcuni giorni per una possibile risoluzione.
Scarsa igiene e locali occupati abusivamente: mattatoi da horror
Dalle verifiche è risultato anche che alcuni locali dell’impianto erano in realtà di proprietà dell’Amministrazione Comunale, adoperati abusivamente sulla base di una concessione che negli anni non era mai stata rinnovata. Ciro Verdoliva, direttore generale dell’ASL Napoli 1 Centro, ha dichiarato: “Alcuni dei locali occupati e utilizzati in maniera impropria e indebita erano anche privi di qualsiasi requisito igienico sanitario, ciò nonostante venivano usati come deposito di materiali vari utili al ciclo di produzione (materiali di confezionamento, additivi, coadiuvanti tecnologici)”.
Fonte e Credit foto: Asl Napoli 1 Centro Facebook
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