20 Dicembre 2018

SeaReN: a Napoli i ragazzi diventano sub

Il Galà al circolo Savoia promuove il progetto SeaReN. Giovani non vedenti si trasformano in sub

“Quando la disabilità è solo un’idea”: deve essere questo il principio motore di SeaReN.
Il progetto “Sea Research Neapolis” nasce con l’obiettivo di svelare le tracce dell’antico porto greco di Napoli e, più nello specifico, la struttura originaria del territorio. L’area di Castel dell’Ovo era, infatti, il cuore di una penisola e non un isolotto. Rappresentava un approdo sicuro per i marinai.

Tra le varie iniziative promosse dal SeaReN, vi sono una serie di attività per il sociale. Lo spirito del progetto si fonda proprio sulla interdisciplinarietà della ricerca. L’obiettivo è interessare tutta la popolazione trattando tematiche differenti: dalla sensibilizzazione in merito problema dell’inquinamento marino, all’integrazione dei bambini con disabilità.

Quest’ultimo tema è stato particolarmente sentito in occasione della presentazione del progetto (21 settembre 2018). Sono state, dunque, promosse immediatamente delle iniziative.

Il 17 dicembre, il Circolo Savoia ha ospitato un galà di beneficenza a favore del progetto. L’organizzazione dell’evento è stata curata dall’Associazione Vivere per Amare – Live to Love. Lo scopo della serata è stato quello di regalare ai ragazzi dell’Istituto Paolo Colosimo di Napoli per ciechi e ipovedenti, la possibilità di fare immersioni subacquee al largo di Castel dell’Ovo. La Marina Militare insieme con l’associazione HSA si occuperà della parte addestrativa. L’ospedale Cardarelli seguirà la parte medica.

A presenziare l’evento, Daniele Cassioli, atleta paralimpico  nella disciplina dello sci nautico.
«Ho creduto sin dal primo momento a questo progetto. Sin da piccolo ho iniziato a praticare nuoto: nell’acqua non ci sono ostacoli, pericoli, burroni. Lo sport è un dono a vantaggio degli umani, perché possano dimostrare il proprio valore, il bene e le proprie qualità. Un’ancora di salvezza che permette a tutti noi di elevarci ed esaltarci. Una medicina sana, di quelle che non hanno effetti collaterali, che deve poter essere alla portata di tutti, anche di chi non può vedere».

La serata ha avuto grande successo. Erano presenti 150 ospiti, tra i quali il Comandante Esposito e il capo nucleo SDAI Bazzali per la Marina Militare, il consigliere regionale Maria Muscarà e il consigliere comunale Maria Caniglia.

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