Scuola guida: richiesto sostegno immediato
Una delle categorie più colpite è quella della scuola guida. Le autoscuole sono state escluse da bonus e aiuti di vario tipo
In questi giorni si discute della sorte della categoria della scuola guida.
In una nota di Francesco Emilio Borrelli – consigliere regionale di Davvero Verdi Campania- emerge la necessità di dare sostegno a queste attività.
Era stato disposto, difatti, dai vari Dpcm che la scuola guida dovesse rientrare tra le attività che sarebbero dovute restare aperte.
La scelta si era dimostrata discutibile fin dal primo momento.
Difatti non si potevano tenere lezioni frontali, né fare lezioni pratiche di guida, né esami per il conseguimento della patente, il che rendeva inutile tenere aperta l’attività.
In virtù di questi provvedimenti le centinaia di autoscuole presenti sul territorio campano non hanno beneficiato dei bonus messi a disposizione, né di aiuti di nessun tipo.
Come riportato da Borrelli, la Regione ha incontrato l’UNASCA – organizzazione rappresentativa dei titolari delle autoscuole- che ha affermato di voler riaprire le attività.
Chiaramente la cosa sarà possibile dopo aver effettuato la sanificazione degli ambienti e aver attuato alcune norme che disciplinino la presenza degli allievi in aula.
Dovranno difatti rispettare la distanza sociale e applicare tutte le norme che consentano la convivenza.
Restano molte perplessità a riguardo.
È difficile – spiegano gli esperti del settore – mantenere la distanza alla guida con doppia pedaliera, portare i guanti alla guida quanto potrebbe scivolare il volante, oppure far portare la mascherina a un principiante se indossa gli occhiali.
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