Screening Coronavirus, De Luca spiega in cosa consisterà

Nella consueta diretta web settimanale, De Luca spiega in cosa consisterà il piano di screening coronavirus in Campania

“Abbiamo adottato un grande piano di screening sul territorio– spiega il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca a proposito del piano screening coronavirus in avvio-“Ma è una stupidaggine dire che si farà per tutta la popolazione. Come si era detto riguardo i test sierologici. Ricordiamo che il test sierologico non è stato validato dall’Istituto Superiore della Sanità. Ci sono molte realtà locali che si sono avventurate nello sviluppo di test rapidi senza alcuna base scientifica. Un test non accreditato ha risvolti penali. Bisogna smetterla con questo propagandismo che sta prendendo un po’ tutti.”

Poi continua: “Il Governo ha proposto un piano nazionale di screening con test sierologici su 150mila cittadini italiani. Avrà una valutazione dell’ISS, quindi credibili. Inizialmente non avevamo tamponi in Italia, neanche i reagenti. L’unico modo per contrastare il contagio era ed è il distanziamento sociale.

Il piano di screening inizierà con il moltiplicare i test, i tamponi nei laboratori pubblici e sul personale sanitario. Si darà priorità ai familiari dei cittadini in isolamento domiciliare. Poi si dovrà rifare lo screening in tutte le case di cure per anziani. Forze dell’ordine, fasce deboli, a chi intende riprendere attività produttive. Infine toccherà agli asintomatici. Dobbiamo essere seri ed affidabili.

Nel frattempo si sta lavorando per avere ospedali dedicati ai malati Covid. Utilizzeremo gli ospedali modulari per accogliere i pazienti Covid. Saranno realizzati vicino agli ospedali e dedicati a persone particolarmente a rischio. Non abbiamo più promiscuità per riprendere a fine Aprile la continuità ospedaliera”.

Dopo aver illustrato in via generale il piano screening coronavirus, aggiorna sulla situazione mascherine:

“Stanno arrivando le mascherine, dopo il 4 maggio saranno obbligatorie in tutta la Regione. Abbiamo iniziato con le farmacie, poi con i medici di medicina generale, infine faremo arrivare le mascherine in ogni famiglia”.