5 Dicembre 2025

Scoperto allevamento di cani abusivo nel casertano: salvati 38 barboncini

Gli animali vivevano in pessime condizioni igieniche e venivano maltrattati

PIXABAY

Barboncino Toy

ALLEVAMENTO CANI ABUSIVO CASERTANO – Un’operazione congiunta delle forze dell’ordine ha portato alla luce un vero e proprio “canile lager” a Parete, in provincia di Caserta. L’intervento ha consentito il sequestro di 38 Barboncini, allevati illegalmente e venduti a prezzi elevatissimi, spesso a migliaia di euro.

Scoperto allevamento di cani abusivo nel casertano: i dettagli

L’intervento è scattato a seguito di indagini che hanno rivelato un sospetto commercio illegale di cuccioli di razza. Al momento del blitz, le autorità hanno trovato 38 Barboncini – tra adulti e cuccioli – stipati all’interno di un’abitazione in condizioni igienico-sanitarie allarmanti.

Gli animali erano costretti a vivere tra feci, sporcizia e materiali di scarto, in uno spazio ristretto e incompatibile con le loro esigenze etologiche. L’ambiente era saturo di odori nauseabondi, indice di un maltrattamento protratto nel tempo.

Le condizioni di detenzione configurano il reato di maltrattamento animale, aggravato dall’assenza di autorizzazioni sanitarie e amministrative necessarie per l’attività di allevamento. Le femmine (fattrici) venivano sfruttate intensamente per la riproduzione, producendo cucciolate destinate a un mercato nero molto redditizio.

Il mercato nero dei barboncini toy e i rischi per gli acquirenti

L’inchiesta ha rivelato che i cuccioli, probabilmente venduti come Barboncini Toy o Mini Toy, raggiungevano sul mercato cifre che si aggiravano intorno ai 2.000-3.500 euro. Questa pratica non autorizzata non solo è illegale, ma rappresenta un grave rischio per la salute degli animali e per gli ignari acquirenti.

Perché acquistare da fonti abusive è pericoloso:

  1. Salute Compromessa: I cuccioli nati in queste “fabbriche” non ricevono le cure veterinarie adeguate, spesso non sono vaccinati correttamente e possono sviluppare patologie gravi o comportamentali.
  2. Mancanza di Tracciabilità: Non essendoci registri ufficiali né microchip corretti, la provenienza degli animali è impossibile da rintracciare, alimentando l’illegalità.
  3. Supporto al Maltrattamento: Ogni acquisto da un allevamento abusivo di cani sostiene economicamente un sistema basato sullo sfruttamento e sulla sofferenza degli animali.

Le conseguenze legali dell’allevamento in casa non autorizzato

Deferito l’allevatore improvvisato dall’Autorità Giudiziaria. In Italia, l’attività di allevamento è rigorosamente regolamentata. La distinzione fondamentale riguarda:

  • Allevamento Professionale: Richiede l’apertura della Partita IVA, l’iscrizione alla Camera di Commercio, autorizzazioni sanitarie della ASL e, per le razze, l’affisso ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), con l’obbligo di garantire elevati standard di benessere.
  • Allevamento Amatoriale: Anche se più flessibile, ha un limite massimo di fattrici e cucciolate annuali (spesso inferiore a 5 fattrici e 30 cuccioli) e deve comunque rispettare tutte le normative sul benessere animale.

La detenzione di un gran numero di animali a fini commerciali, come nel caso dei 38 Barboncini sequestrati a Parete senza le dovute autorizzazioni, è un reato che mira a contrastare la piaga del traffico illecito di animali.

Cosa succederà ora agli animali salvati?

I 38 Barboncini sono stati immediatamente affidati alle cure del Servizio Veterinario della ASL per le prime cure e la riabilitazione. Una volta completato l’iter burocratico del sequestro, saranno dichiarati idonei all’adozione e potranno cercare una nuova vita in famiglie amorevoli.

Fonte: Fanpage.it

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