Sciopero nazionale 6 maggio: confermato lo stop di otto ore
I sindacati Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti chiedono il rinnovo del contratto nazionale e aziendale per il personale del Gruppo Fs.
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Sciopero nazionale 6 maggio – È stato confermato lo sciopero ferrovieri di domani!
Uno stop nazionale di 8 ore che coinvolgerà il personale delle ferrovie e degli appalti ferroviari. La mobilitazione è prevista dalle 9 alle 17.
La causa dello stop sembrerebbe il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) mobilità e del contratto aziendale del Gruppo FS, entrambi scaduti il 31 dicembre 2023.
Sciopero nazionale 6 maggio: confermato lo stop dalle 9 alle 17
Le sigle sindacali Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti lo spiegano in una nota che durante le trattative ci sono stati alcuni progressi. Tuttavia, le controparti non hanno ancora accolto le richieste dei lavoratori. I sindacati chiedono un adeguamento del salario. Inoltre, vorrebbero anche nuove regole su orari di lavoro, maggiori tutele per il welfare aziendale e più sicurezza sui treni e nelle stazioni.
Lo sciopero nazionale riguarda circa 100mila lavoratori del settore, molti dei quali impegnati in servizi essenziali per la mobilità del paese. I sindacati chiedono un incontro urgente con le controparti e una “no-stop” negoziale già dalle ore 18 del 6 maggio.
Per oggi 5 maggio è previsto un incontro con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dove si discuterà di temi ancora irrisolti: tra questi ci sono le aggressioni al personale ferroviario. Inoltre, i sindacati affronteranno anche il problema del dumping contrattuale. Alcune imprese, infatti, continuano a non applicare il CCNL di categoria.
Servizi minimi garantiti
Durante la giornata di mobilitazione saranno garantiti i servizi minimi essenziali, come previsto dalla legge. In particolare, verranno tutelate le fasce orarie di maggiore affluenza, i treni a lunga percorrenza già in viaggio e alcuni collegamenti regionali considerati indispensabili. Tuttavia, sono previste cancellazioni e ritardi, per cui i passeggeri sono invitati a consultare il sito ufficiale di Trenitalia o Italo prima di mettersi in viaggio.
La protesta vuole essere un forte segnale per tutelare la dignità del lavoro, la qualità dei servizi ferroviari e il futuro dell’intero comparto.
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