7 Aprile 2025

Sciopero metalmeccanici: indette altre 8 ore di protesta

Sciopero metalmeccanici: sindacati contro la chiusura di Federmeccanica e Assistal: “Inaccettabile l’azzeramento delle richieste salariali”

sciopero metalmeccanici

Sciopero metalmeccanici: nuova ondata di protesta nel settore metalmeccanico. Le sigle Fiom, Fim e Uilm hanno annunciato altre 8 ore di sciopero nazionale a sostegno del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.

Una mossa decisa dopo il mancato riavvio delle trattative da parte di Federmeccanica e Assistal. Le associazioni continuano a mantenere ferma la loro posizione, rifiutando di confrontarsi sulla piattaforma sindacale.

“La conferma della contropiattaforma delle controparti è una scelta inaccettabile perché azzera le richieste salariali e normative, violando le regole condivise nell’ultimo rinnovo del CCNL” hanno dichiarato i sindacati.

Sciopero metalmeccanici: un contratto fermo da oltre 8 mesi

Il contratto dei metalmeccanici è scaduto da oltre otto mesi, e riguarda circa 1,5 milioni di lavoratori in tutta Italia. Le organizzazioni sindacali avevano già messo in campo 24 ore di sciopero complessive e vogliono dare un ulteriore segnale di mobilitazione unitaria e determinata.

Secondo la piattaforma proposta da Fim, Fiom e Uilm, la richiesta salariale è un aumento medio di 280 euro lordi per il livello C3 (ex quinto livello) per il triennio luglio 2024 – giugno 2027. Federmeccanica e Assistal, invece, offrono un aumento di 173 euro medi, ma su un periodo più lungo. L’obiettivo è estendere la validità del contratto fino a giugno 2028.

Le sigle sindacali hanno annunciato che le prossime 8 ore di sciopero verranno organizzate entro il mese di aprile, su tutto il territorio nazionale. Si rafforzerà il blocco degli straordinari, della flessibilità e di ogni altro strumento contrattuale che richieda l’approvazione delle RSU o delle organizzazioni sindacali. Viene fatta eccezione per gli ammortizzatori sociali.

Le associazioni datoriali devono assumersi la loro responsabilità

Ferdinando Uliano (Fim), Michele De Palma (Fiom) e Rocco Palombella (Uilm), segretari generali delle tre sigle, richiedono un’assunzione di responsabilità da parte delle associazioni datoriali. La situazione risulta aggravata dai nuovi dazi USA e dalle tensioni internazionali.

“È necessario riprendere il negoziato e rimettere al centro il ruolo della contrattazione. La nostra piattaforma è in continuità con il rinnovo del 2021, pensato per garantire industria, occupazione e aumenti salariali di fronte alle trasformazioni in atto”.

Tuttavia, secondo i sindacati, l’atteggiamento di Federmeccanica e Assistal sembrerebbe orientato a un ridimensionamento del contratto e a una delegittimazione del ruolo sindacale, mettendo a rischio l’equilibrio delle relazioni industriali.

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