Sciopero generale 22 settembre, a Napoli stop di 24h
Sciopero generale lunedì 22 settembre: a rischio metropolitana, autobus e funicolari a Napoli. Tutti i dettagli!
da wikipedia

Lo sciopero nazionale dei trasporti indetto dal sindacato Usb per lunedì 22 settembre causerà disagi e interruzioni dei servizi anche a Napoli. L’agitazione, proclamata per sostenere la causa di Gaza e della Palestina, avrà una durata di 24 ore, dalle ore 3:00 di lunedì 22 settembre alle ore 3:00 di martedì 23 settembre. I servizi dell’ANM, l’azienda napoletana della mobilità, potrebbero subire notevoli riduzioni.
L’ANM ha comunicato le fasce di garanzia nelle quali il trasporto pubblico cittadino sarà attivo regolarmente.
Napoli, sciopero generale 22 settembre: fasce di garanzia
Linee di superficie: (tram, bus, filobus) dalle ore 5:30 alle ore 8:30 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00. Le ultime partenze vengono effettuate 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero e riprendono circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero.
Metro Linea 1: prima corsa da Piscinola ore 06:38; da Centro Direzionale ore 07:19.
Ultima corsa da Piscinola ore 09:13, da Centro Direzionale ore 09:07. Riprende con prima corsa da Piscinola ore 17:07, da Centro Direzionale ore 17:47. Ultima corsa da Piscinola ore 19:42, da Centro Direzionale ore 19:36
Metro Linea 6: ultima corsa da Mostra ore 09:08, ultima da Municipio ore 09:14.
Funicolare: ultima corsa del mattino garantita alle ore 09.20. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana delle ore 17.00. L’ultima corsa serale garantita è alle ore 19:50.
In caso di adesione allo sciopero non saranno effettuati i prolungamenti di Metro e Funicolari.
22 settembre: le motivazioni dello sciopero
Nella nota lasciata dall’ANM si leggono le motivazioni che muovono l’agitazione del 22 settembre:
CONTRO l’aggravarsi della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza oggetto di un vero e proprio genocidio da parte dello Stato di Israele e la continua rapina di territorio Palestinese al fine di annettere la Cisgiordania;
CONTRO il totale blocco da parte dell’esercito israeliano degli arrivi umanitari alla popolazione stremata che ha già creato numerosi casi di morti per fame, oltre alle decine di migliaia di morti tra cui bambini, donne, giornalisti, operatori sanitari;
Un altro punto di forte preoccupazione riguarda le gravi minacce di attacco da parte del Governo Israeliano nei confronti delle navi della missione umanitaria mondiale “Global Sumud Flotilla”, che vede a bordo la presenza di cittadini, lavoratori e sindacalisti italiani, per impedire, anche con le armi, l’arrivo di derrate alimentari, generi di prima necessità ai cittadini Palestinesi della Striscia di Gaza prefigurando così una vera e propria azione di guerra anche nei confronti di cittadini Italiani;
CONTRO il rischio concreto di attacco da parte delle forze armate Israeliane alle navi della Flotilla, rischio avvalorato da ben due attacchi con droni a navi ormeggiate a largo della Tunisia nei giorni scorsi;
CONTRO l’inerzia del Governo Italiano e dell’Unione Europea nel respingere le gravi affermazioni dei ministri Israeliani che equiparano gli equipaggi della GSF a terroristi; Vista l’indisponibilità dell’Unione Europea e del Governo Italiano di imporre sanzioni adeguate alla gravità della situazione e ad interrompere ogni relazione istituzionale e collaborazione economica, scientifica e politica con lo stato di Israele.
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