31 Ottobre 2025

Sciopero 31 ottobre operatori socio sanitari: ecco tutte le informazioni

Sciopero nazionale 31 ottobre operatori socio-sanitari: lavoratori ANASTE in piazza contro rinnovo contrattuale e disuguaglianze salariali

UIL FPL

sciopero 31 ottobre

Nella giornata di oggi, venerdì 31 ottobre 2025, ci sarà una mobilitazione a livello nazionale che interesserà il comparto socio-sanitario e socio-assistenziale. Le lavoratrici e i lavoratori ai quali viene applicato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) ANASTE incroceranno le braccia in segno di protesta.

Lo sciopero è stato proclamato dalle sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs. Si tratta di una risposta al rinnovo contrattuale giudicato “peggiorativo” e sottoscritto da ANASTE con organizzazioni sindacali ritenute non rappresentative del settore.

Sciopero 31 ottobre operatori socio sanitari: le motivazioni

La protesta nasce dalla chiusura dell’associazione datoriale e dal suo netto rifiuto di riconoscere salari e tutele che siano in linea con gli standard e le condizioni previste dagli altri principali Contratti Collettivi Nazionali del settore.

“Non possiamo né dobbiamo permettere disuguaglianze tra gli stessi operatori del socio-sanitario solo perché hanno la sfortuna di lavorare per una associazione datoriale rispetto ad un’altra. Per fare solo qualche esempio ad oggi gli OSS percepiscono tra i 1.200 e 1.300 euro annui in meno rispetto ai colleghi impiegati in strutture che applicano i Ccnl Coop Sociali ed Uneba, gli educatori tra 1.300 e 1.500 euro circa, gli addetti alle pulizie tra i 1.500 e i 2.000 euro. Per non parlare del periodo di comporto di malattia, peggiorativo rispetto a quanto previsto sempre dai Ccnl Uneba e Cooperative Sociali”.

La protesta si articola attraverso una serie di presidi e manifestazioni che si terranno su tutto il territorio nazionale. Saranno presenti presidi a Roma, Bologna, Milano, Terni, Firenze, Torino, Genova, Avellino, Palermo, Lamezia Terme, Civitanova Marche.

Le organizzazioni sindacali esigono quindi contratti dignitosi in grado di riconoscere la professionalità e il valore delle lavoratrici e dei lavoratori e garantire diritti e tutele economiche adeguate.

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