19 Luglio 2020

Schiaffeggiano una dottoressa, lei ha un infarto ed è costretta ad operarsi: non potrà lavorare

 

Continuano le aggressioni ai danni del personale medico di Napoli: il 12 luglio vi raccontammo della dottoressa schiaffeggiata. Le conseguenze per lei sono state gravissime: a causa di un infarto è stata costretta a operarsi, per lei 2 bypass.

Le parole di Borrelli:

Il medico rianimatore in servizio con l’equipaggio del 118 che lo scorso 12 luglio a Lago Patria fu aggredita dal parente di una donna per la quale era stato chiesto soccorso, dopo essere stata refertata per le lesioni ricevute, è stata immediatamente sottoposta ad intervento per 2 bypass per una ostruzione del 75%. Secondo la denuncia dell’associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate’ dalle analisi del sangue immediatamente disposte in seguito all’aggressione, è uscito un valore altissimo per la Troponina. Di qui gli ulteriori accertamenti e il ricovero immediato. Quindi oltre ai pugni ricevuti e al trauma costale si aggiunge un danno permanente ed una inabilità al lavoro. Un episodio sconcertante per il quale chiedo che sia adottata la massima severità nel giudicare l’aggressore.

Ecco quanto scritto dalla pagina Nessuno Tocchi Ippocrate:

Amara conseguenza…….MEDICO 118 KO

Raccontiamo oggi una triste conseguenza della aggressione avvenuta il 12 luglio a Lago Patria a carico della postazione 118 “Varcaturo SAUT”.
Sembra infatti che la collega aggredita, in seguito alla brutalità del gesto, abbia avuto un infarto.
L’amara scoperta è’ stata fatta quando il medico,subito dopo l’aggressione,si è recato in PS per farsi refertare per le lesioni ricevute, alle analisi del sangue è uscita la Troponina alta!
la collega, il giorno dopo, è stata immediatamente sottoposta ad intervento per 2 bypass per una ostruzione del 75%.
In definitiva oltre a pugni e trauma costale si aggiunge un danno permanente ed una inabilità al lavoro! UN MEDICO 118 IN MENO ALLA NAPOLI 2!

Quando non rischi la vita per le botte la rischi per altro!

Facciamo il nostro più sentito “in bocca al lupo” alla collega, a lei auguriamo una ripresa velocissima, a noi resta l’amaro in bocca.

Prima o poi qualcuno di noi ci lascerà la pelle! Forse allora ci saranno le dovute tutele?

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