6 Settembre 2024

Scarcerato il boss Brandi dopo 15 anni, fuochi d’artificio ad accoglierlo

Dopo 15 anni in carcere, torna in libertà il boss del Vomero, ora sottoposto alla misura di libertà vigilata

Wikimedia commons

Scarcerato il boss Brandi

Scarcerato il boss Brandi: Il boss del Vomero, oggi 58enne, è tornato a vivere nel suo quartiere, Arenella, per fine pena. Al suo ritorno ha trovato ad accoglierlo un tripudio di fuochi d’artificio, organizzati per celebrare la sua scarcerazione.

Maurizio Brandi è stato per anni uno dei principali esponenti della criminalità organizzata che ha dominato nella zona collinare di Napoli.

Scarcerato il boss Brandi: le preoccupazioni dei cittadini

Dopo aver scontato 15 anni presso l’istituto penitenziario di Opera a Milano, Maurizio Brandi è ora soggetto al regime di libertà vigilata. La sua scarcerazione segue di un mese quella di Maria Giovanna Caiazzo, figlia del capoclan Antonio Caiazzo. Quest’ultimo fu incarcerato insieme a Brandi nel 2013, quando la camorra vomerese finì al palo.

Il nome di Brandi è coinvolto in diverse inchieste giudiziarie riguardanti i clan della zona. L’rex detenuto era ritenuto un gestore delle attività illecite nel quartiere, controllando mercati e attività commerciali attraverso metodi mafiosi.

Tra le sue azioni di estorsione più famose si ricordano quella ai danni del titolare di un società edilizia, al quale si rivolse con tali parole:

Visto che guadagnate molto, noi passeremo ogni mese di qua o a casa vostra e voi ci date qualcosa di soldi a piacere vostro, perché è venuta la stagione e dobbiamo farci i bagni”.

Scarcerato il boss Brandi – Il suo ritorno alla libertà è stato celebrato con l’esplosione di fuochi artificiali. Un rituale che accompagna spesso le scarcerazioni di esponenti di spicco delle organizzazioni criminali.

Non tutti i cittadini del quartiere Arenella hanno accolto entusiasticamente la notizia. Molti, soprattutto commercianti ed imprenditori, hanno il timore che il suo ritorno equivalga alla ripresa di attività illecite ed estorsioni, turbando la pace raggiunta nella zona.

Il ritorno di Brandi e della Caiazzo solleva interrogativi sulla gestione del reintegro di ex detenuti con legami con la criminalità organizzata e su come continuare a garantire la sicurezza e la tranquillità della comunità.

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