Scampia, scoperta fabbrica di fuochi d’artificio illegale tra case e scuola
Secondo gli inquirenti il materiale rinvenuto era in grado di far saltare in aria una palazzina.
SCAMPIA – Scoperta una fabbrica di fuochi d’artificio illegale in un garage anonimo, al di sotto di alcune abitazioni e a pochi passi da una scuola. Il materiale che hanno sequestrato gli inquirenti, come riferiscono, avrebbe potuto far saltare in aria un’intera palazzina. Nello specifico, questo è quanto hanno rinvenuto gli uomini dell’Arma dei Carabinieri: decine di chili di perclorato di potassio; un barile di polvere pirica e 6 scatole di “cobra”.
Finiscono in manette due persone di mezz’età.
Scampia, fabbrica illegale di fuochi d’artificio: l’operazione
Il ritrovamento di suddetta fabbrica illegale di fuochi d’artificio è avvenuto a seguito di un pattugliamento del quartiere di Scampia da parte del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri. Gli uomini del 112, infatti, avevano notato due uomini al garage sito in via Impastato, strada a metà tra il parco Fiorito e il Lotto K. I militari si son avvicinati ai due per un controllo e, una volta entrati all’interno del garage, hanno trovato l’esplosivo.
Come si diceva, in questo box era stipata una vera e propria fabbrica illegale di fuochi d’artificio. Ciò che segue è quanto stato trovato e sequestrato: un barile di polvere pirica; 22 rotoli di miccia; 6 scatole di ordigni cobra e 75 chili di percolato di potassio.
Gli uomini dell’Arma hanno dovuto richiedere l’intervento degli artificieri. Quest’ultimi hanno potuto agire solo con le prime luci dell’alba, in quanto una minima disattenzione nel maneggiare quei materiali avrebbe comportato un’esplosione.
Infine, gli inquirenti hanno disposto il sequestro del box e hanno avviato delle indagini per accertare la destinazione finale di quel materiale.
Arrestati due uomini
I militari hanno arrestato i due uomini che stazionavano davanti al garage. Raffaele Scuotto, 60 anni, Vincenzo Esposito, 58 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine, sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale. Accusati di detenzione illegale di esplosivi, sono ora in attesa di giudizio.
Fonte: Fanpage.it
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