31 Gennaio 2024

Sanremo 2024, il testo di Geolier criticato da De Giovanni e Forgione

Lo scrittore Maurizio De Giovanni storce un po' il naso alla lettura del testo del rapper e dice la sua

WIKIPEDIA

Amadeus invita Sinner, SANREMO 2024, Sanremo 2024 duetti

TESTO CANZONE GEOLIER SANREMO – Sono stati pubblicati in questi giorni i testi delle canzoni dei 30 artisti in gara di Sanremo 2024. Uno di questi ha fatto storcere il naso ad uno scrittore napoletano. Si tratta Maurizio De Giovanni che critica la scrittura del testo di Geolier, uno degli artisti in gara.

L’autore di gialli non parla della musica o del rap, ma dell’utilizzo del dialetto napoletano all’interno del testo. Come avrà commentato il testo sanremese del rapper? Tutti i dettagli nell’articolo!

Sanremo 2024, Il commento di De Giovanni al testo di Geolier

Testo canzone Geolier Sanremo. Emanuele Palumbo (nome d’arte del rapper) aveva annunciato e ribadito che il testo di I p’ me, tu p’ te, il brano che porterà al festival, sarà solo in napoletano. La parola è data in quanto, salvo alcune parole, il testo è scritto in dialetto.

La scelta di portare un testo completamente in dialetto era stata criticata da molti, tanto che nella conferenza stampa di lunedì, 15 gennaio, avevano chiesto ad Amadeus se fosse previsto l’uso dei sottotitoli. Il conduttore Amadeus aveva così risposto: «La musica napoletana è cantata e conosciuta in tutta Italia».

Tornando a De Giovanni, lui con le parole di lavora, ed è rimasto amareggiato quando ha letto il testo di Geolier. Secondo lui, come molti altri, non rispetta alcuna regola del napoletano; è scritto così com’è parlato. 

Questa la dichiarazione dello scrittore dopo la lettura del testo:

“È una lingua antica e bellissima, con la quale sono stati scritti capolavori immensi. È un patrimonio comune, ha un suono meraviglioso, unisce il maschile e il femminile come fa l’amore. Non merita questo strazio. PS. Basta chiamare qualcuno e farsi aiutare. Un po’ di umiltà.”

C’è da dire che il dialetto parlato è una modalità tipica degli artisti rap partenopei, ma sarà sicuramente oggetto di polemiche in un contesto come il festival della canzone italiana.

Angelo Forgione: “Il Napoletano balordo di Geolier”

Anche il noto Angelo Forgione ci va duro pesante sul testo di Geolier, che commenta così:
Spaventato già dal titolo, ho letto oggi il testo della canzone di Geolier per il Festival di Sanremo. Non sono arrivato alla fine ché mi è improvvisamente calata la vista e poi mi è apparso Salvatore Di Giacomo sanguinante in croce. Vocali sparite, totale assenza di raddoppio fonosintattico delle consonanti, segni di elisione inesistenti, o inventati dove non ci vogliono (vedi il titolo). Una lingua perfetta per il rap e non solo, ma il Napoletano, non questo scempio. E chi non prova imbarazzo è complice dell’offesa dell’alta dignità dell’unico sistema linguistico locale d’Italia di respiro internazionale, proiettato sull’orizzonte artistico globale proprio attraverso la Canzone.
È la deturpazione dei costumi. Altro che ananas sulla pizza.

P. S.: I secondiglianesi non sono secondini. E il post non attacca Geolier né la sua canzone (inedita) ma analizza una questione linguistica”.

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