30 Gennaio 2023

Sanremo 2023: “Un nuovo ‘cielo’ per il Festival”

Sanremo 2023, la scenografia: "Abbiamo costruito un ‘cielo’ speciale, tornando al piacere di un’architettura scenografica ‘costruita’"

Immagine di repertorio

sanremo 2023

SANREMO 2023- Quest’anno la musica del Festival risuonerà sotto una grande cupola con specchi e luci. A raccontare la straordinaria “costruzione” sono stati gli scenografi Gaetano e Maria Chiara Castelli, lui al ventunesimo Festival, lei al nono: “Quest’anno, per il Festival, abbiamo pensato di costruire un ‘cielo’ speciale, tornando al piacere di un’architettura scenografica ‘costruita’, accettandone tutte le sfide”.

“Si tratta – hanno spiegato– di una cupola ellittica sospesa, ma strettamente connessa con il resto della scenografia, larga ventuno metri e alta fino a undici. Avrà ‘specchi segreti’ e una sommità mobile, con luci perfettamente integrate, che potrà scendere al di sopra degli artisti sul palco. E, sempre per rispettare la filosofia di un’architettura scenografica e tridimensionale, abbiamo anche rinunciato ai tradizionali ledwall, mentre a sottolineare la centralità degli artisti resteranno la scalinata e gli spazi laterali dell’orchestra, e tornerà anche il sipario. Il tutto ‘avvolto’ nel bianco e affidato all’occhio del regista Stefano Vicario e alle luci del direttore della fotografia Mario Catapano che avrà a disposizione anche sei chilometri di led dinamici. Un progetto che ha preso forma, appena terminato il Festival 2022, seguendo le indicazioni di Amadeus che ci ha chiesto di trovare nuove strade per la scenografia”.

Gli scenografi hanno dedicato il lavoro di quest’anno a Franco A. Ferrari, un grande direttore della fotografia del Festival e non solo, venuto a mancare recentemente.

Sanremo 2023: le linee curve abbracceranno anche la platea

Non solo il palcoscenico ma tutto l’impianto scenografico sarà dominato da linee curve che, per la prima volta, abbracceranno anche la platea dell’Ariston: “Sarà un modo di prolungare il palco nel teatro ottenendo l’effetto di allargare lo spazio, senza ridurre i posti in platea, anzi, recuperando alcune file”.

Subito dopo l’estate è iniziato il lavoro per la realizzazione della scenografia e da dicembre ha preso il via la fase di montaggio. “È stato bello veder nascere e crescere quella che ci piace chiamare la nostra ‘architettura’ di Sanremo- hanno concluso gli scenografi-, per la quale il nostro ringraziamento va al nostro collaboratore Manuele Bellucci e a tutti gli eccezionali professionisti della scenografia e delle luci che hanno trasformato in realtà il nostro progetto”.

FONTE: Gazzetta.it

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